MESSINA. O verrà indetto il referendum entro 30 giorni a partire da oggi, oppure il sindaco Cateno De Luca sarà, per l’indizione della consultazione, sostituito da un commissario (ad acta, che ottempererà al posto suo). È quanto ha deciso l’assessorato alle Autonomie Locali della Regione Siciliana, che già nei giorni scorsi aveva inviato una lettera al Comune di Messina per sollecitare il primo cittadino a fissare una data fra il 10 e il 14 ottobre, in coincidenza delle elezioni amministrative (qui il link).

Alla nota, però, il Comune di Messina non sembra aver risposto, stando all’ultima lettera della Regione Siciliana, e nemmeno alle precedenti sollecitazioni dell’avvocato Filippo Brianni nell’interesse del Comitato Promotore Montemare Comune, che, il giorno dopo la lettera di sollecito della Regione, ha richiesto un intervento sostitutivo all’assessorato per l’indizione della data, lamentando «iniziative dilatorie del Comune e i mancati riscontri alle sue precedenti note del 24 maggio e del 27 luglio 2021», si legge nel documento dell’assessorato.

«Pertanto – scrive ancora la Regione – non essendo ancora pervenuto riscontro alla nota dell’1 settembre 2021 (l’ultima inviata dalla Regione Siciliana, ndr), si procede con formale diffida nei confronti del Comune di Messina per l’indizione della consultazione referendaria entro trenta giorni dal ricevimento della presente, trascorsi i quali verrà avviata la procedura sostitutiva».

Qui per leggere la nota della Regione Siciliana.

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