MESSINA. Sarà presentata venerdì 21, alle ore 11, nella sala Ovale di Palazzo Zanca, la sesta edizione di “Dieci, Cento, Mille rapaci sul tuo orizzonte – La Magia dello Stretto di Messina”, manifestazione patrocinata dall’assessorato all’Ambiente e Nuovi Stili di Vita del Comune di Messina, dalla Città Metropolitana di Messina, dal Parco Regionale delle Madonie, dal Parco Nazionale dell’Aspromonte e dalla Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia.

L’iniziativa, organizzata dall’Associazione “Centro Educazione Ambientale (Cea) Messina onlus”, si svolgerà sabato 22, dalle ore 9.30, nel piazzale del Santuario di Dinnammare. Sarà anche l’occasione per lanciare l’idea degli organizzatori di candidare lo Stretto di Messina a MaB Unesco con Core Areas le Aree Protette di Capo Peloro, del Parco Nazionale dell’Aspromonte e della ZPS ITA 030042 Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e Area Marina dello Stretto.

Nel corso dell’evento saranno illustrate ai partecipanti le modalità di migrazione nello Stretto di Messina. Il periodo individuato infatti è il migliore per fare osservazioni, poiché in questa stagione possono capitare giornate assolutamente entusiasmanti, con passaggi anche di 1.000-5.000 rapaci in un breve arco di tempo. L’attività sarà svolta con la collaborazione di Ramarro Sicilia Sede Territoriale di Messina; GAA4 di Messina, composto da Cea Messina onlus, FareVerde Messina, Ambiente e/è Messina Vita e Marevivo Messina; Slow Food Valdemone; le associazioni Ornitologica Messinese, Nazionale Fotografi Naturalisti Sezione Sicilia, Italia Nostra Sicilia, MASCI Messina 1 “Il Faro”, Antudo, Micologica Bresadola-Gruppo di Messina; e Anisn.

Lo Stretto di Messina, insieme al Bosforo e a Gibilterra, rappresenta uno dei tre punti di transito scelti da milioni di uccelli migratori che ogni primavera partendo dall’Africa sub-sahariana, affrontano un viaggio di oltre cinquemila chilometri per andare a nidificare nel nord dell’Europa. La specie più comune è di gran lunga il Falco pecchiaiolo, seguita dal Falco di Palude e dal Nibbio bruno, ma è possibile osservare anche Cicogne bianche e nere, Aquile Minori, Poiane delle Steppe, Albanelle Minori, Falchi pescatori e Bianconi. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo https://www.facebook.com/events/260155161111137/ 

 

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