MESSINA. Si presenta alla città il nuovo Questore di Messina Mario Finocchiaro. E’ sabato, è mezzogiorno, è appena tornato dal saluto istituzionale al prefetto Francesca Ferrandino. E’ un incontro quasi informale, una prima “presa di conoscenza”, un terreno da tastare. Calmo, rilassato, tono di voce colloquiale, è così che si presenta il nuovo questore di Messina, terza questura dopo Crotone e Agrigento che Mario Finocchiaro (sessantenne, catanese, trent’anni in Polizia) è chiamato a dirigere: di poche parole (poche e ben ponderate), alcune delle quali di forte apprezzamento per il suo predecessore, Giuseppe Cucchiara. Col quale, ha rivelato, sono stati compagni di corso agli albori delle esperienze nel corpo.

In polizia dal 1985, vanta tra i precedenti più significativi la dirigenza dell’ufficio Scorte di Palermo, la dirigenza della Digos di Caltanissetta e delle squadre mobili di Caltanissetta ed Enna. In quest’ultima sede, ha ricoperto l’incarico di capo di Gabinetto prima e vice Questore poi, dopo essere stato promosso a Primo Dirigente. Vice Questore Vicario è stato anche a Cosenza mentre a Catania ha ricoperto l’incarico di capo di Gabinetto del Questore.

Che città troverà Mario Finocchiaro? Una realtà in cui lo scollamento tra percezione e dati è molto forte. Messina, lo dice l’ultima classifica della vivibilità stilata da Il Sole 24 Ore, relativa al 2015, è una città relativamente tranquilla: dodicesima su 110 per il numero di scippi ogni centomila abitanti, e diciottesima per rapine in casa. Eppure, la sensazione è quella di vivere in una specie di Bronx in cui la criminalità la fa da padrone: gli ultimi episodi di violenza, che hanno avuto per protagonisti giovanissimi e minorenni, sembrano confermare questa percezione. “E’ una realtà presente in tutte le città”, chiarisce Finocchiaro, rimettendo in prospettiva le cose, ma non sottovalutandole.

E’ la provincia a preoccupare di più, i colpi di fucile esplosi contro il presidente del parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci parlano chiaro, e indicano una mafia apparentemente antica, antica, rurale, da “abigeato” che tenta di rialzare la testa. E di commissariati, in provincia, Finocchiaro ne avrà sei da sovrintendere. In tutti, Finocchiaro si recherà nel pomeriggio, dopo aver reso omaggio ai caduti della Polizia deponendo una corona di fiori al monumento ad essi dedicato presso la caserma intitolata a Nicola Calipari. Precedentemente, Finocchiaro ha voluto incontrare il team di lavoro che lo affiancherà nella gestione della questura, quindi tutti i dirigenti ed i funzionari responsabili delle varia articolazioni ed uffici di Messina e della Provincia.

 

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