MESSINA. Si è svolto martedì 5 settembre, presso l’Oratorio Parrocchiale “Gesù e Maria”, Salone Teatro Mons. A. Isaja di Castanea delle Furie (Messina), l’evento “Messina1943”, una manifestazione organizzata dall’associazione BCsicilia sezione di Messina insieme alla Società Operaia M.S. di Castanea e all’associazione Giovanna d’Arco durante la quale, in occasione dell’80esimo anniversario dello sbarco delle truppe anglo-americane in Sicilia, è stato riprodotto il docufilm realizzato dalla professoressa Sabrina Patania, presidente di BCsicilia Messina e che ha anche coordinato la serata.

Subito dopo i saluti iniziali sono intervenuti Marco Spada, del Dipartimento di Storia Antica e Moderna dell’Università degli Studi di Messina e il Salvatore Brancatelli, Presidente della sezione Provinciale di Messina dell’associazione “Associazione Nazionale Combattenti e Reduci”. Marco Spada ha trattato della drammatica situazione sociale della popolazione siciliana dopo l’ingresso delle truppe anglo-americane in Sicilia; mentre il professore Brancatelli ha discusso della storia e dell’importanza dell’associazione che rappresenta nel supporto ai reduci e alle loro famiglie, riportando estratti di alcuni diari scritti da ex combattenti.

Durante la serata sono stati proiettati due video, il documentario intitolato “da un racconto di Santo Oliva” ed il cortometraggio “Messina1943” entrambi scritti e diretti dalla professoressa Patania. Il primo è la testimonianza del cittadino di Castanea Santo Oliva, classe 1930, che racconta gli avvenimenti accaduti nel paese durante l’occupazione delle truppe tedesche e all’indomani dell’arrivo degli anglo-americani. Il cortometraggio “Messina1943” è, invece, un docu-corto, della durata di 25 minuti, ambientato all’indomani dello sbarco e che narra la storia di due disertori che decidono di ritornare, tragicamente, dalle loro famiglie in una fase confusa e convulsa della guerra.

Il numeroso pubblico presente ha dunque potuto apprezzare, in maniera entusiasta, il cortometraggio che già era stato presentato con successo al “Museo del Novecento” di Messina, all’Aula Cannizzaro dell’Università degli Studi di Messina e presso il Cinema Lux, e che sarà proiettato prossimamente a Caltanissetta, Palermo e Catania.

«Ho voluto ricordare sulla base delle memorie famigliari, trasmesse dai nonni, quella che è stata la guerra nel ’43 – racconta la professoressa Patania spiegando cosa la spinta a realizzare il documentifilm – Il corto racconta un episodio realmente accaduto a cui mi sono liberamente ispirata in cui due disertori, all’indomani dello sbarco, cercano di raggiungere le loro famiglie. Questo progetto è stato supportato dall’associazione BCsicilia di cui sono presidente a Messina e nasce anche per ricordare l’ottantesimo anniversario dello sbarco in Sicilia».

«Non mi aspettavo, visto soprattutto il tema trattato, che avesse tutto questo successo di pubblico e critica – continua – Ho notato che, specie in quest’ultimo periodo c’è un sempre maggiore interesse verso gli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale con la nascita di circuiti turistici dedicati che potrebbero divenire un’ulteriore volano per lo sviluppo turistico della Sicilia. Con queste considerazioni ho pensato ad un tour dello spettacolo nell’isola: le prossime tappe saranno Caltanissetta, Catania e Palermo».

«Grazie a Dio non ho sofferto particolarmente la fame, mio padre era fornaio e in più nascondeva il grano in buche sottoterra in caso di necessità – ha invece raccontato Santo Oliva, protagonista di uno dei video – Questo periodo mi ha lasciato tanta tristezza per i lutti la fame e la disperazione che ne è conseguita. Noi tredicenni di allora eravamo diventati amici di alcuni soldati, finita la guerra non consci del pericolo giocavamo con le munizioni e modellavamo la polvere da sparo a forma di aerei, gli stessi che vedevamo volare nel cielo e che qualche mese prima avevano raso al suolo Messina».

«Avendo vissuto la guerra e tutte le sue conseguenze direi ai giovani di studiare il passato e di prestare più attenzione alle narrazioni degli anziani dietro le quali si cela la storia autentica quella che nessun libro potrà mai raccontare – conclude Santo Oliva rivolgendosi alle nuove generazioni – Direi loro di salvaguardare e lavorare per la pace, il bene più prezioso che ha oggi poca parte dell’umanità».

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Massimo Costantini
Massimo Costantini
9 Settembre 2023 14:00

Peccato che questi eventi non siano adeguatamente pubblicizzati, infatti da interessato ai fatti storici e residente a Castanea, vengo a conoscenza dell’evento solo grazie a LetteraEmme. Grazie comunque della notizia.