MESSINA. Dopo la conclusione, lo scorso 30 ottobre, delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo e del Collegio dei revisori dei conti sono stati designati i vertici dell’Ordine dei TSRM-PSTRP di Messina: alla carica di presidente è stato confermato l’uscente Giuseppe Morabito, la vice-presidenza è andata a Patrizia Longo, mentre Giovanni Certo e Fabrizio Tuccio sono stati scelti rispettivamente come segretario e tesoriere. Entro qualche settimana verranno formate le commissioni d’albo e si procederà con la distribuzione delle deleghe agli altri consiglieri eletti.

Forte dell’ampio margine con cui la lista “Uniti si vince” ha battuto la compagine antagonista Morabito punta a “Consolidare il ruolo istituzionale, sanitario e sociale dell’Ordine, cercando di
essere un punto di raccordo e riferimento per i professionisti di tutta la provincia, di rispondere ai bisogni formativo-professionali, alle criticità ed alle nuove esigenze del mondo del lavoro, ma soprattutto di dialogare con Università, Regione, Enti Locali, Enti/Aziende sanitarie, Imprese Sociali per sostenere la “buona” sanità”.
“Il nostro impegno – spiega Morabito – sarà rivolto anche a coinvolgere ed informare la comunità locale con iniziative a carattere divulgativo sull’attività delle professioni sanitarie, oltre che prevedere delle giornate dedicate alla promozione della salute e alla prevenzione, dove saranno coinvolti tutti gli iscritti”.
La formazione continua ad accesso gratuito e/o agevolato in sinergia e collaborazione con le Società e Associazioni Tecnico Scientifiche sarà tra gli obiettivi primari della vicepresidente Patrizia Longo, a cui è stata affidata la delega alle commissioni d’albo. “Miriamo a raggiungere la più alta qualità formativa per sviluppare buone pratiche nell’assistere le persone. L’università di Messina accoglie nove corsi di studio delle professioni che afferiscono al nostro Ordine e questo è un patrimonio da tutelare e sostenere”. Importante per la vicepresidente sarà la difesa delle giovani professionalità: “Puntiamo a creare opportunità rivolte ai giovani per consentirgli di formarsi ed esercitare nel proprio territorio, mettersi al servizio della propria comunità. Il mandato ai rapporti con le commissioni d’albo si inserisce proprio in questo aspetto, perché seppure le nostre 18 professioni sono accomunate da una denominazione comune, la multidisciplinarità che si cela dietro questa definizione è data proprio dalle specifiche identità che rendono le singole discipline uniche ed indispensabili nei processi di promozione della salute”.

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