MESSINA. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, titolare dell’indagine scaturita a seguito della tragedia verificatasi il 29 novembre 2016 a bordo del Traghetto Sansovino nella quale persero la vita il 1° Ufficiale di Coperta Christian Micalizzi (38 anni), il 2° Ufficiale di Coperta Gaetano D’Ambra (29 anni) ed il Motorista Santo Parisi (51 anni), ha concesso il pieno riconoscimento a partecipare al processo, alla Cosmar, “Comitato a Salvaguardia della Dignità Professionale dei Marittimi”: il pubblico ministero ritiene legittime le richieste avanzate dal comitato attraverso il proprio legale, Carlo Golda, di essere parte offesa diretta, per i reati che eventualmente saranno riconosciuti contro i marittimi morti nella tragedia.

“Si tratta del primo caso in Italia in cui tale qualifica di vittima diretta di reati del lavoro è riconosciuta non solo al nostro ente ma, in generale, ad organizzazione autonoma a tutela dei marittimi. Abbiamo la ferma intenzione di collaborare con gli inquirenti al fine di giustizia cosicché si possa sensibilizzare le istituzioni e la gente tutta sull’oneroso numero di incidenti che martoria la nostra marineria”, si legge in un comunicato del Cosmar”. Il procedimento penale si trova ancora nella fase dell’indagine preliminare.

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