Nuova udienza al processo Ruby di Messina. Era atteso il contro esame del consulente della difesa su alcune registrazioni e, subito dopo, l’inizio della fase conclusiva con le richieste dell’accusa. È stato, invece, rinviato.

È il processo che da quattro anni, ripercorre la vita di Karima El Marough, prima di approdare nei salotti dell’ex premier Silvio Berlusconi. Ed i precedenti messinesi raccontano, spogli delle implicazioni politiche, il vissuto di una minorenne bellissima e poverissima in riva allo Stretto, in cui già si intravedono le linee guida di quello che succederà dopo. Con l’aggravante, prima e dopo, che la giovanissima e povera ragazza era affidata ai servizi sociali, cioè che per lo Stato Karima viveva in una casa famiglia. Lì però non c’era. Dopo una breve ricerca, aveva trovato, infatti, chi le permetteva di lavorare nonostante la giovane età. L’allora proprietario del bar Cavallino si era rifiutato di far lavorare una minorenne. Lo stesso scrupolo non ebbe, invece, il centro benessere Nail Art, vicinissimo al Comune. E cosa succedeva dietro le porte del centro? Ruby, difesa a Messina dall’avvocato Alessandro Billè, lo ha raccontato ai giudici messinesi ben tre volte: “Arrivavano questi uomini di sera, una volta che era finito comunque l’orario da centro estetico, a cui lei chiedeva di fare dei massaggi che erano un pochettino particolari. Anche perché mi diceva di essere un po’ più gentile. Non lo ha mai detto chiaramente ma si intendeva. Si capiva benissimo quello che mi chiedeva, massaggi più spinti». A chiederglieli, ha raccontato lei, era Ester Fragata, titolare del centro e imputata nel processo di Messina con l’accusa di sfruttamento della prostituzione minorile. Questo il suo racconto prima di diventare la nipote di Mubarak. A Messina Ruby non lo era ancora, era invece la cugina di Fragata, perché già mentiva: “Mentivo perché mi vergognavo della mia famiglia”, ha spiegato. Le accuse rivolte alla Fragata e all’avvocato Goffredo Sturniolo (anche lui imputato nel processo) non erano però menzogne, è stata infatti archiviata l’accusa di calunnia per Ruby avanzata da Fragata, mentre è stata assolta in abbreviato per l’accusa di calunnia di Sturniolo. Al tribunale dei minori, pende invece sull’ex estetista, ma non sull’avvocato, l’ipotesi di calunnia sull’accusa di calunnia alla ragazza: Fragata subirà un processo pure per aver calunniato Ruby, in sostanza. Era andata via da quel centro che le chiedeva più di un massaggio, facendo perdere le sue tracce, com’era solita fare. Dopo la fuga, la titolare, Ester Fragata, l’aveva denunciata per averle sottratto un braccialetto. Accusata del furto, Ruby aveva però ribaltato la narrazione, aggravandola, raccontando di quei massaggi troppo intimi. Racconto che la minore ha fatto agli agenti in fase di denuncia e che ha ripetuto altre tre volte durante il processo iniziato a febbraio 2013. Episodi confermati anche da altri testimoni. Un gran brutto racconto per una minorenne che si trovava sotto la responsabilità di comunità messinesi.

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