MESSINA. Verrà inaugurata sabato 9 marzo, alle 18 presso il teatro Vittorio Emanuele di Messina, la mostra di opere in ferro “Presente Umano” dello scultore Giuseppe Raffaele, curata da Giuseppe La Motta e presentata da Mosè Previti, nell’ambito del progetto “L’Opera al Centro” nella sezione Arti visive 2018/2019.

Nel ferro, Raffaele ha trovato la materia in grado di tradurre questa sua forte tensione minimalista via via sempre più radicale; ma a perfezionare la sua tecnica è stato certamente l’insegnamento di Filippo Malice, suo maestro all’Accademia di Reggio Calabria.

Con Malice ha potuto approfondire le possibilità espressive di questo metallo, sviluppando tecnica e controllo della materia. Per sua natura, il ferro ha una certa duttilità e resistenza, è segno di fortezza, attributo marziale, sostanza tecnica della prima età moderna. Tuttavia la sua qualità per antonomasia, la pesantezza, è stata attaccata da Raffaele fin da principio. Con un processo ossimorico, l’artista si è sviluppato in una persistente opera di alleggerimento e allungamento che nega la sostanza del ferro per condurlo a uno stato di docile trasparenza, un’aggraziata eleganza che nell’ostentata leggerezza contiene la densità di un potente messaggio.

La matassa ferrosa e filiforme dei lavori di “Humanity” in “Presente Umano” è stata sintetizzata al massimo. Nelle sculture antropomorfe di quest’ultimo progetto si hanno solo segmenti di ferro, tondini da costruzione che si allungano in eleganti e ricercate esplorazioni dello spazio. Questa linea al grado zero è per l’artista il simbolo dell’umanità di oggi, l’uomo contemporaneo annichilito, privato della sua forma, di ogni orpello: un vivente svuotato, un verme, un segmento, un’asta, un ente privo di forma e di qualità.

La mostra, che si compone di 22 sculture, potrà essere visitata tutti i giorni, escluso il lunedì, dal 9 al 19 Marzo nelle fasce orarie 10:00-13:00 / 16:00-19:00.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments