MESSINA. Il post amministrative 2020, che ha visto il centrodestra trionfare nei due più grandi comuni in cui si è votato, Milazzo e Barcellona, registra anche un silenzio paradossale da parte dei coordinamenti dei partiti coi quali i due neo sindaci sono accasati. Dall’altro lato, invece, nonostante la debacle, il Pd prova a vedere il bicchiere mezzo vuoto.

Per Pippo Midili, sindaco di Milazzo con il 42% dei voti, hanno espresso soddisfazione il parlamentare regionale Pino Galluzzo di “Diventerà bellissima” (lista con più voti a Milazzo) e la deputata Matilde Siracusano, senza che i vertici di partito. Nessun comunicato da parte di Giosuè Giardina, coordinatore provinciale di Diventerà Bellissima, solo uno stringatissimo post su Facebook. Per Fratelli d’Italia invece ha espresso soddisfazione (per Barcellona) Ella Bucalo, responsabile provinciale.

Addirittura, a Barcellona Pinuccio Calabrò sbanca con il 60% dei voti, e trascina Forza Italia al 16,5%, praticamente riesumandola (a Milazzo il partito di Silvio Berlusconi è sotto al 10%): a riprova della sostanziale inesistenza del partito sul territorio, si registra il silenzio del coordinatore provinciale (Gianfranco Miccichè…), ma anche dei due coordinatori cittadini, Pio Amadeo e Giovanni Crimi: anche qui, l’unica ad intervenire è stata Matilde Siracusano.

Il Pd, invece, si lecca le ferite e affida ad un comunicato del segretario provinciale Nino Bartolotta, non privo di una certa autocritica: “Il PD nei piccoli Comuni, dove è più incisiva la presenza sul territorio e la vicinanza con la gente, vince a Raccuia e si conferma a Mirto e Savoca; soffre nei centri più popolosi di Milazzo e Barcellona dove, nonostante l’ammirevole impegno, non abbiamo ottenuto il risultato sperato”, spiega con realismo l’ex sindaco di Savoca.

Ma, spiega il comunicato, “il partito non si ferma e Bartolotta incalza: “È tempo di “umiltà”, di elaborare proposte politiche per il territorio e di dare spazio a chi ha voglia di lavorare.  Urge progettare una nuova e più incisiva azione politica a partire dalla prossima direzione provinciale, convocata per venerdì 16, durante la quale saranno delineate le linee programmatiche per l’ avvio di un nuovo corso e, subito, si procederà alla nomina dell’esecutivo PD provinciale”. Anche perchè da un primo conteggio pare che dopo 25 anni a Milazzo nessun consigliere del centrosinistra siederà a palazzo dell’Aquila.

Nessuna reazione sulla debacle del Movimento 5 stelle (a Barcellona insieme al Pd, a Milazzo da soli), se non quelle del ministro degli esteri Luigi Di Maio che loda l’esperimento di alleanza col Pd che a Termini Imerese ha portato alla conquista del sindaco (ma perdono Augusta) , ma altrove non ha ottenuto i risultati sperati.

 

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