MESSINA. È stato uno degli argomenti più discussi delle ultime settimane. Prima Matteo Salvini, che ne ha fatto il principale spunto di dibattito nel corso della sua visita in città, poi Nuccio Di Paola, candidato alla presidenza della Regione con il M5s, che invece non lo considera una priorità. Come in ogni campagna elettorale torna prepotentemente in auge il tema del Ponte dello Stretto: la grande opera infrastrutturale fra Sicilia e Calabria di cui si discute, in un modo o nell’altro, ormai da secoli.
A intervenire nuovamente sulla questione è la deputata messinese di Forza Italia Matilde Siracusano, che da tempo ne ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia.
“Il Ponte sullo Stretto di Messina – ha commentato nel corso di un’intervista al quotidiano ‘Il Giornale’ – è una delle opere essenziali per il rilancio della mia Regione e del Mezzogiorno. I siciliani spendono ogni anno circa 6 miliardi di euro perché manca la continuità territoriale. Una cifra enorme e inaccettabile. Se pensiamo che realizzare il Ponte costerebbe circa 4 miliardi, non ha alcun senso non farlo. Sono certa che con il centrodestra al governo ci sarà una svolta”.
“Unire la Sicilia al resto del Paese non è solo una metafora, ma deve divenire realtà. Oggi i treni veloci arrivano in Campania, e senza il Ponte l’alta velocità non verrà mai realizzata. Alcuni dicono prima le strade e le autostrade e poi il Ponte. È un inganno. Senza una connessione veloce tra la Sicilia e il resto del Paese nessuna infrastruttura all’avanguardia vedrà mai la luce”.
“Il primo elemento determinante è, appunto, avere una rete di infrastrutture adeguata. Da qui – prosegue – si innescherebbe un circolo virtuoso che rilancerebbe investimenti, lavoro, e turismo in tutta la Regione. Ma senza un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria tutto diventa più complicato. I progetti ci sono, negli scorsi anni, dopo i grandi passi avanti fatti dai governi Berlusconi, è mancata la volontà politica e l’ideologia cieca ha stoppato ogni possibile opportunità di sviluppo. La Sicilia pretende di poter emanciparsi e crescere bene insieme al resto del Paese”.
“Forza Italia e tutti i partiti del centrodestra – conclude – si sono sempre impegnati per questo. Berlusconi è l’unico presidente del Consiglio che ha avviato i progetti sullo Stretto: se non ci fossero stati Prodi e poi Monti lo avremmo già realizzato”.
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