MESSINA. “Facciamo chiarezza, diciamo la verità”. Esordisce così Elio Conti Nibali, del comitato “Invece del Ponte”, introducendo la conferenza stampa di questa mattina nel Salone delle Bandiere, indetta per ribadire ancora una volta il loro fermo no all’opera infrastrutturale. “Siamo alluvionati da informazioni propaganda ed è necessario che la gente sia informata. Si vuol far passare l’idea che il ponte si farà quando tutto è ancora da decidere” , spiega, leggendo poi due interventi, uno di Michele Ainis e l’altro di Nadia Terranova (La costruzione del ponte sullo Stretto di Messina non rappresenta soltanto una ferita al valore costituzionale del paesaggio, è anche un oltraggio alla democrazia. È necessario impegnarsi contro una propaganda penosa e servile nelle sue colpevoli e consapevoli omissioni”).

Nibali cita quindi delle dichiarazioni rilasciate qualche anno fa dall’attuale vice sindaco di Messina Salvatore Mondello, (“Non vogliamo decisioni calate dall’alto”) e appena qualche giorno addietro dalla sindaca di Villa San Giovanni Giusy Caminiti, con particolare riferimento agli espropri (“Sia io che il sindaco di Messina Federico Basile abbiamo manifestato tutte le ansie per le nostre città rispetto all’opera ponte”). 

 

“Quest’opera inutile e devastante la possiamo ancora fermare. La grandissima maggioranza dei cittadini messinesi non la vuole”, commenta, prendendo di mira il fronte del sì (“Non esistono movimenti pro ponte, ma esistono solo comitati per gli interessi, fra ordini professionali e associazioni di costruttori”), la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano (“Basta parlare di no ideologico. Non conosce la storia delle persone”), e il ministro (ed ex presidente della Regione) Nello Musumeci (“Aspettiamo ancora i fondi e la riqualificazione della Falce”). 

 

A ribadire la necessità di una “controinformazione” è Laura Giuffrida, che chiama in causa il sindaco Federico Basile: (“Ha il dovere di pretendere chiarezza. Serve una posizione un po’ più chiara e definita”) e il ministro Matteo Salvini (“La sfida epocale la faccia in Padania. Qui di epocale c’è solo la disfatta, per una questione di buon senso”). “Bisogna far capire ai cittadini cosa sta veramente accadendo – prosegue – Chiediamo come associazione di essere convocati dal sindaco affinché si possa aprire un confronto serio basato sui contenuti”

Fra gli argomenti affrontati non può mancare la relazione di aggiornamento della relazione definitiva: “Una bufala, non è cambiato praticamente nulla. Solo un passaggio obbligato. Hanno tenuto le carte secretate per 4 mesi, negandole ad associazioni nazionali e parlamentari: un oltraggio alla democrazia”. 

Si parla quindi di valutazione di impatto ambientale, costi reali, espropri e occupazione, con l’intervento dell’ex assessore Guido Signorino sui posti di lavoro previsti e supposti (video in basso): “La favola dei 120.000 posti di lavoro è stata smentita dagli stessi progettisti: in cantiere 4.300 e poco più di 17.500 considerando l’indotto, in gran parte non locali”.




Infine l’intervento di Carmelo Briguglio, che ha invitato il sindaco “a esercitare i poteri alla città garantiti del titolo V della costituzione, sia durante la conferenza dei servizi, che nell’istruttoria della V.I.A., pretendendo poteri decisionali. E, se ciò non avvenisse, a tutelare i diritti inalienabili della città in tutte le competenti sedi giudiziali”.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments