MESSINA. “Rilevare i gravi vizi intervenuti nelle procedure fin qui espletate e il mancato perfezionamento delle fasi dell’iter procedimentale”, e “astenersi dal procedere all’esame della documentazione pervenuta e dal compimento di ogni ulteriore atto finalizzato all’approvazione del progetto”. E’ quanto chiede il deputato di Adv Angelo Bonelli, rivolgendosi al Cipess, il comitato interministeriale di programmazione economica, chiamato all’ultimo step di approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina.

Perchè Bonelli “mette in mora” il Cipess? Il deputato si concentra sulla valutazione d’incidenza del progetto definitivo dell’opera (aggiornato dalla relazione del progettista, in merito alla rispondenza del progetto definitivo al progetto preliminare approvato nel 2003), rilevando come, “il progetto definitivo in esame non può, per stessa ammissione del proponente, essere considerato rispondente al progetto preliminare”. Perchè?

Rispetto al parere della commissione, “delle 27 prescrizioni relative all’opera di attraversamento e suoi collegamenti, solo 2 risultano ottemperate, mentre 2 risultano di competenza di altri enti. Le restanti 23 prescrizioni non ottemperate, dovranno essere ottemperate prima dell’approvazione del progetto esecutivo. Delle 8 raccomandazioni impartite, ne risultano recepite solo 5. Per le 11 prescrizioni e raccomandazioni pertinenti alle opere e misure mitigatrici compensative dell’impatto ambientale, territoriale e sociale, solo 2 risultano ottemperate, mentre le restanti 9 prescrizioni non ottemperate, dovranno essere ottemperate prima dell’approvazione del progetto esecutivo”.

“Sebbene più di un ventennio sia trascorso dalla Delibera CIPE n. 66/2003, la maggior parte delle prescrizioni ivi previste risultano allo stato ancora non ottemperate né verificate“, scrive Bonelli. “A distanza di oltre vent’anni dall’approvazione del Progetto Preliminare permangono le medesime conclusioni nelle diverse procedure svolte in merito alla VIncA, che portano a “ (…) concludere che non è possibile escludere che il progetto determinerà incidenza significative, ovvero permane un margine di incertezza che, per il principio di precauzione, non permette di escludere effetti negativi sul sito/i Natura 2000”, come conferma il più recente Parere del 13 dicembre 2024 e ciò senza che il Proponente abbia nel corso degli anni valutato alcuna proposta progettuale alternativa, verificando che non vi sia altra soluzione rispetto al Progetto del Ponte a campata unica, meno dannosa per gli habitat e le specie e per l’integrità dei siti di Natura 2000 interessati”.

Non solo: “In assenza del Parere da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici saremmo nella condizione che il progetto definitivo di un opera di tale complessità e rilevanza economica, sia approvato dal CIPESS, senza alcuna preventiva valutazione e approvazione da parte di un organismo tecnico dello Stato”, conclude il parlamentare.

 

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Ant Mus
Ant Mus
21 Aprile 2025 14:54

Basta. Il ponte è una buona idea. Finitela di far perdere tempo a ci ha buoni propositi