MESSINA. Il Polittico di Antonello a Palermo? Portato a mano, per lo meno nell’ultimo tratto che lo separa da palazzo Abatellis, in cui starà in mostra fino a san Valentino, in un video diffuso su Facebook che ha fatto sobbalzare sulla sedia (con tanto di scontata indignazione).

In realtà, pare proprio che i protocolli di sicurezza per questo tipo di traslochi siano stati assicurati correttamente: il ministero dei Beni Culturali dà inoltre indicazioni sulle procedure e condizioni assicurative per trasportare e trasferire le opere d’arte – come sculture e dipinti – in tutta sicurezza e nel pieno rispetto delle normative vigenti, come sancisce il decreto ministeriale del febbraio del 2005.

Normalmente le casse che contengono le opere sono dotate di un dispositivo che monitora temperatura, umidità, spostamenti e la posizione durante il trasferimento, e sono rivestite internamente da “tyvek”, un tessuto impermeabile che fa passare l’aria ma blocca l’acqua. Inoltre, per ammortizzare le casse si sono perfezionate delle molle elicoidali normalmente usate per gli armamenti (e cioè per i computer delle mitragliatrici e dei cannoni, che non devono risentire degli urti), ognuna delle quali è tarata per vibrare in maniera diversa, a seconda del peso dell’opera.

L’opera, dal valore comunque non quantificabile, è assicurata con la formula da “chiodo a chiodo”: la durata della garanzia, cioè, inizia nel momento in cui l’opera viene rimossa dal luogo di originaria conservazione per essere imballata e trasportata presso mostre, gallerie, musei o sedi espositive; continua durante tutto il periodo dell’esposizione e per ogni eventuale proroga che dovrà essere notificata agli assicuratori. La polizza è valida durante tutto il periodo di giacenza presso la sede espositiva e termina con il rientro e la ricollocazione della stessa nel luogo originario.

Insomma, il Polittico di san Gregorio di Antonello da Messina sembra essere in buone mani. E nella sua teca di palazzo Abatellis è arrivato sano e salvo.

 

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Filippo Cucinotta
Filippo Cucinotta
14 Dicembre 2018 8:19

La polemica montata da alcuni giornali sul prestito dell’opera, culminata pochi giorni fa con la richiesta di dimissioni dell’assessore regionale da parte della Gazzetta, ha un sapore davvero stucchevole che sa di provincialismo. Il prestito delle opere esalta il loro valore ed è vanto e pubblicità per i musei di provenienza.

Filippo Cucinotta
Filippo Cucinotta
14 Dicembre 2018 8:21

Piuttosto mi sarei aspettato lo stesso accanimento contro la governance del museo incapace, negli anni, di valorizzarlo a dovere e di attrarre mostre di qualità. Il nostro museo è isolato e punta i piedi per restare tale.