MESSINA. Non si placano le polemiche intorno alla decisione della commissione comunale alla Toponomastica di non intitolare uno slargo di fronte al Papardo alle “Vittime dei femminicidi”. Dopo la presa di posizione del comitato Pari opportunità di Cambiamo Messina dal basso, e l’invito da parte dell’amministrazione a ripensarci, oggi intervengono altre due associazioni.

La Consulta comunale delle Organizzazioni Sociali, che operano nel settore delle attività sociali in favore della persona, della famiglia e della comunità del Comune di Messina, anche a nome di tutte le organizzazioni che rappresenta e che si impegnano per un progresso civile e per ogni forma di violenza, ha inviato una nota alla Commissione Toponomastica per chiedere la revisione del rifiuto relativo all’intitolazione di una piazza alle donne vittime di femminicidio.

“Si tratta – scrivono il presidente della Consulta, Nicola Bonanno, e la coordinatrice dell’Area tematica famiglia minori e giovani, Maria Luisa Pino – di un problema sociale, non solo di genere, più attuale che mai, identificato come una vera e propria violazione dei diritti umani che sembra non voglia penetrare la sensibilità civica della Commissione. Eppure sempre più spesso, telegiornali e trasmissioni televisive danno spazio a casi di donne che non hanno saputo o potuto difendersi e che hanno perso la vita per mano di una persona a loro familiare. Ogni tre giorni, in Italia, una donna viene uccisa da un marito, un fidanzato, da un compagno o ex compagno di vita. La domanda sorge spontanea anche se la risposta spesso ci lascia attoniti: perché un uomo arriva ad ammazzare la sua compagna, la madre dei suoi figli, accecato dall’ira, dalla rabbia o dalla gelosia? Come può un uomo che ha amato spingersi così oltre? Al di là dell’analisi e delle motivazioni psicologiche, quello che tutti ci auguriamo è la considerazione del problema che, partendo dall’educazione al rispetto fra i giovani, porti ad una consapevolezza sociale sicuramente in contrasto con la decisione della Commissione”.

Sulla questione, qualche giorno fa, era intervenuto anche il Cedav, con una nota diffusa dalla presidentessa Carmen Currò: “Il CeDAV onlus esprime la sua contrarietà alla decisione assunta dalla Commissione Toponomastica del comune di Messina di non intitolare una piazza alle vittime di femminicidio. Non si rinviene quale motivazione plausibile sia stata posta alla base del diniego se non un generico dissenso. Invero in tempi in cui la battaglia contro la violenza sulle donne si porta avanti su tanti fronti, anche con atti simbolici che incidono sulla cultura di una comunità e che modificano l’immaginario degli uomini e delle donne. Il direttivo del CeDAV chiede che con immediatezza la Commissione investita della questione ritiri il parere sfavorevole all’intitolazione della piazza alle vittime di femminicidio”.

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