MESSINA. Il triste paradosso di piazza del Popolo è che, nel luogo in cui per mesi si è combattuta una battaglia di civiltà per permettere agli attivisti del circolo Pickwick di montare una bancarella in cui scambiarsi libri, nell’indifferenza dei più c’è una bibliocabina che dovrebbe servire proprio a questo, e invece è abbandonata, sporca, coi vetri rotti e coi (pochi)libri che ospita abbandonati, sparpagliati e male in arnese. È il triste destino delle cabine telefoniche dismesse, e trasformate anni fa dal quarto quartiere in piccoli luoghi di circolazione della cultura: si lascia un libro e se ne prende un altro, un dare e avere non a somma zero, ma, nelle intenzioni, a somma mille, perché un libro in più a disposizione della comunità ha un moltiplicatore di civiltà e di cultura incalcolabile. E invece, così come a più riprese è stato denunciato nella bibliocabina di via Garibaldi (adesso adottata dagli alunni del Verona Trento, come quella del corso Cavour, nei pressi della Sala Laudamo) quella di piazza del Popolo è abbandonata a se stessa, con i vetri rotti (e quelli sani imbrattati e sporchi), cespugli di erbacce che crescono indisturbati, e usata alternativamente come gabinetto o… discarica. Anche di libri: quei pochissimi che ci sono dentro sono perlopiù vetusti manuali professionali, vecchie riviste tecniche, elenchi del telefono.

 

 

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