MESSINA. «È indecoroso e irrispettoso delle istituzioni il comportamento dell’amministrazione comunale, che dopo la bocciatura della rimodulazione del Piano di riequilibrio da parte del Consiglio comunale si è lasciata andare a dichiarazioni incommentabili». Non smette di far discutere la mancata rimodulazione del piano di riequilibrio del comune di Messina, con la bocciatura della delibera  in consiglio comunale. Dopo la dura reazione della Giunta e la replica di stamani dei consiglieri che l’hanno bocciata (o si sono astenuti), a dire la sua sull’argomento è anche Nino Germanà, che in una nota prende di mira l’Amministrazione comunale.

«Se c’è qualcuno che deve dimettersi – si legge nel testo del comunicato – è una giunta che non è stata in grado di risolvere in 5 anni la gravissima situazione economica di Palazzo Zanca, “palleggiando” per tutto questo tempo un Piano farlocco, drogato nei numeri e farneticante nei contenuti. Mi chiedo – prosegue Germanà – come si permettono un assessore che non ha neanche il tempo il pomeriggio di venire a Messina perché abita a Reggio ed un assessore, ex vicesindaco, che è stato “commissariato” dallo stesso sindaco, a puntare il dito contro i consiglieri comunali trattandoli come soldatini che dovrebbero solo obbedire agli ordini, dopo aver trasmesso loro la delibera a meno di 20 ore dal voto. Che rispetto ha l’amministrazione di un’Istituzione come il Consiglio comunale che tratta come burattini recalcitranti o delle Circoscrizioni che non ha neanche consultato perché ritiene la condivisione carta straccia? Quanta arroganza ha un’amministrazione che finge di non capire le prescrizioni della Corte dei Conti?».

Nel mirino di Germanà anche il sindaco Renato Accorinti, che ieri è intervenuto dagli States con un video. “Ma come si permette un sindaco a offendere un intero consesso pontificando da New York, dove è andato per glorificare il suo ego invece di essere qui, accanto a quei messinesi ai quali dice di tenere?”, scrive il politico di Forza Italia, che prosegue: “Se c’è qualcuno che deve vergognarsi è Accorinti, che ha fatto un Piano di asservimento ai maxi creditori, lasciando ai più disagiati le tasse e i disservizi. Questa reazione scomposta è chiaramente dettata dal fatto che il Consiglio comunale, bocciando la delibera ha rovinato i piani di chi immaginava di fare i prossimi due mesi di campagna elettorale elargendo bugie, favori e regalie. Gli è andata male. Ma la bugia più grossa è dichiarare che da domani ci sarà il diluvio. Stiano tranquilli perché quel Piano di Riequilibrio che in 5 anni non sono stati in grado di fare lo farà, con serietà e tempestività la prossima amministrazione, riparando anche quei danni che loro hanno fatto. Nel frattempo, per pudore dovrebbero dimettersi e liberare Messina da questo accanimento terapeutico”.

 

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