MESSINA. Si è svolta questa mattina, a Palazzo Zanca, la conferenza stampa del vicesegretario nazionale del Partito democratico, Peppe Provenzano, a Messina, per incontrare i giornalisti e le candidate e i candidati messinesi alla Camera dei deputati, al Senato e all’Assemblea regionale siciliana in vista delle elezioni (doppie) del 25 settembre. Si parla innanzitutto di gas, con le conseguenze degli scenari internazionali sulle tasche degli italiani. Poi una battuta su Pietro Navarra, transitato a Forza Italia: “Il Pd non è un taxi e non è più il partito di Renzi, che candidava trasformisti di ogni colore”

Tocca quindi all’eterna questione del Ponte: “Bisogna verificare i progetti, mettendo la parte le ragioni ideologiche. È necessario pensare a un collegamento stabile. Quello a cui dico no sono gli imbrogli fatti alle spalle dei siciliani, ad ogni campagna elettorale. Il Ponte non può essere un alibi per non fare le infrastrutture. Cinque milioni di abitanti non possono aspettate il ponte per avere servizi decenti”.

Una frecciata (una delle tante) anche al M5s: “Conte ha tradito il patto, a danno dei siciliani. La prima regola di un progressista dovrebbe essere quella di non fare favori alla destra. Soprattutto a quella peggiore”.

Provenzano tira in ballo anche Cateno De Luca: “È un pericolo altrettanto grave, perché una sua vittoria comporterebbe una Sicilia ancora più isolata. I problemi non si risolvono con gli show e le pagliacciate”.

Fra gli argomenti affrontati anche quello del risanamento: “Stavamo lavorando a un progetto ancora più ambizioso, con lo stanziamento di 250 milioni e coinvolgendo la Regione. Caduto il governo si è scelta una via più semplice, senza coinvolgere la Regione. I 100 milioni li avevo trovati io, ma ne servivano di più”.

 

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