MESSINA. L’Amam ha un nuovo direttore tecnico. Natale Cucè si è insediato ieri negli uffici di viale Giostra, “abbandonando” quelli di via Dogali, e la poltrona da “numero due” di Messinambiente. Cucè ha preso servizio il primo giorno lavorativo del 2018, ma il “cordone ombelicale” con Messinambiente non è stato reciso del tutto: l’accordo tra le partecipate prevede che resti anche nel suo ruolo all’interno della partecipata di via Dogali per garantire la continuità dei servizi di igiene fino alla piena operatività di MessinaServizi Bene Comune. Che non avverrà prima di due mesi: la proroga accordata dall’amministrazione alla partecipata per espletare i servizi, infatti, è di 60 giorni.

Perchè il passaggio? Dipende dal piano operativo annuale elaborato a giugno dal direttore generale dell’Amam Claudio Cipollini, nel quale sono previste figure in più per riorganizzare il personale: tre dirigenti e dieci impiegati, attraverso mobilità interne prima e nuove assunzioni dopo, secondo il testo unico delle partecipate.

Defenestrato nel 2015 con un licenziamento in tronco dall’allora commissario liquidatore Alessio Ciacci, nel giro di sei mesi, Natale Cucè è passato dal “reintegro” in Messinambiente al ruolo di responsabile della raccolta indifferenziata, con la creazione della “task force” che ha fatto uscire Messina da due mesi continui di spazzatura per le strade e cassonetti non svuotati, e l’ha traghettata verso un dignitoso stato che dura anche oggi. Ad ottobre, altro “scossone”: ad ottobre è promosso a capo della direzione operativa, diventando praticamente il “secondo in comando” dopo il commissario liquidatore Giovanni Calabrò. Da lui dipendono direttamente i servizi di spazzamento, trasporto in discarica, e soprattutto della raccolta indifferenziata.

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