MESSINA. Il mondo della politica si spacca dopo la pubblicazione dell’ordinanza regionale con cui il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dispone la chiusura di tutti gli hotspot e dei centri di accoglienza della Sicilia, con validità da oggi fino al 10 settembre.
Fra i favorevoli al provvedimento la deputata nazionale di Forza Italia Matilde Siracusano: «La Sicilia – scrive – è stata letteralmente abbandonata dal governo nazionale. Conte, Lamorgese e Di Maio hanno sottovalutato l’emergenza sbarchi, hanno fatto annunci ai quali non sono seguiti fatti concreti, hanno regalato qualche milione di euro alla Tunisia e alla Libia senza ottenere alcun risultato nella gestione dell’immigrazione clandestina. Per di più il nostro Paese è isolato in Europa, nessun Paese ha contribuito alla redistribuzione dei migranti, e in questi mesi da Bruxelles e da Strasburgo sono arrivati solo silenzi imbarazzati. In questo scenario molto complesso per l’isola e per i suoi cittadini, ha fatto benissimo il governatore Nello Musumeci a firmare un’ordinanza regionale con la quale dispone lo sgombero immediato di tutti gli hotspot e di tutti i centri d’accoglienza presenti in Sicilia. Una decisione forte, ma ormai inevitabile, che magari si rivelerà un pungolo per far smuovere una volta per tutte Palazzo Chigi. Basta chiacchiere, i siciliani pretendono risposte».
Non mancano le prese di posizione avverse, a partire da Claudio Fava: «Mentre Musumeci prova a scaricare sui migranti le proprie responsabilità per l’aumento dei contagi, la realtà di queste ore ci parla di controlli disorganizzati nei porti e negli aeroporti dell’Isola, di casi di contagio generati dalla promiscuità sui mezzi del trasporto pubblico. Sarebbe il caso che il Presidente Musumeci si occupasse di questo. Ma capiamo come sia molto più facile spostare l’attenzione sul comodo tema dei migranti, piuttosto che spiegare dove siano finiti i milioni promessi e mai arrivati per il sostegno alle attività produttive dell’isola”.
Duro l’intervento dei parlamentari all’Ars del M5s: «Problemi reali, soluzioni farlocche, come sempre. Dopo la Finanziaria di cartone, costruita con i soldi del monopoli e della quale i siciliani non hanno ancora visto un euro, il presidente della Regione, tira fuori dal cilindro l’ennesimo coniglio geneticamente modificato, utile solo a catturare qualche titolo sui giornali e un pugno di like sui social, non certo a risolvere il problema degli sbarchi”, commenta il capogruppo Giorgio Pasqua, definendo l’ordinanza “farneticante e improponibile”.
“Ci spieghi, Musumeci – osserva Pasqua – come riuscirà ad imporre il ricollocamento fuori dalla Regione dei migranti, sempre che entro le 24 del 24 agosto riesca a trasferirli, non si sa come e con si sa con chi, dagli hotspot e dai centri d’accoglienza siciliani”.
” L’unico potere del Presidente della regione siciliana – affermano i deputati 5stelle all’Ars – in tema di sbarchi e migrazione è quello di sedersi al tavolo del consiglio dei ministri per discutere di questioni che riguardano la sua terra e il suo popolo, tavolo al quale proporre soluzioni (che non ha) e rivendicare interventi da parte dello Stato. Ma per Musumeci, invece di esercitare i poteri che gli derivano dallo Statuto speciale, è molto più semplice emettere una ordinanza con la quale non può ordinare proprio un bel nulla a nessuno. Acchiappare like è più facile di governare un’isola e dare risposte ai siciliani. La verità – concludono – è che quella di Musumeci è l’ennesima arma di distrazione di massa per coprire i suoi tantissimi fallimenti in tutti i campi e cercare di addebitare ai migranti l’aumento dei contagi in Sicilia, dovuto alle tante voragini presenti nel sistema di prevenzione anticovid in Sicilia».
Fra i tanti ad intervenire anche l’Arci, che affida il suo pensiero a una nota:
“Dire che i grandi centri per migranti vanno chiusi, senza indicare chi deve farlo né un modello di gestione alternativa, significa solamente soffiare sul fuoco dell’odio sociale alimentando stereotipi e disinformando le persone. Se il Presidente Musumeci pensa di sviare l’attenzione sulle sue responsabilità circa la colossale impreparazione e approssimazione dimostrata dalle istituzioni regionali nel fronteggiare il virus si sbaglia, perché d’ora in poi l’attenzione nel segnalare queste deficienze sarà moltiplicata. In più, con la firma in calce a questa ordinanza sostanzialmente razzista, si assume in ogni forma la responsabilità sull’eventuale aumento delle tensioni che dovesse determinarsi all’interno degli hotspot e, più in generale, dei grandi centri per migranti. Pensi, il Presidente, a governare la Sicilia e non l’opinione pubblica: noi continueremo in tutte le sedi a contestare la schifosa propaganda xenofoba che, ahinoi, oggi proviene non da qualche piccola sigla politica marginale ma dal Governo Regionale», conclude.