Municipio, Palazzo Zanca

 

MESSINA. mentre in consiglio comunale si discute di un nuovo regolamento per l’occupazione suolo, il comune di Messina parte con gli accertamenti per le occupazioni abusive, e stanga una lunga serie di esercenti per canoni mai riscossi che risalgono al 2014. A finire nel mirino del dipartimento Demanio e patrimonio, diretto da Salvatore De Francesco, sono al momento soprattutto locali notturni, alcuni dei quali non esistono più da anni.

Due in galleria Vittorio Emanuele, uno sulla Tommaso Cannizzaro, ma anche un bar in via Santa Cecilia ed il chiosco di un fioraio Bordonaro. A quanto ammontano le sanzioni? Dipende. Il titolare di uno dei due locali della galleria Vittorio Emanuele è stato multato per 4553 euro, frutto di un’occupazione suolo non autorizzata da ben 102 metri quadrati: il provvedimento è stato notificato quattro anni e mezzo fa, ad agosto del 2014.

Un secondo locale, anch’esso all’interno della galleria, ha ricevuto un verbale di contestazione da 3.705 euro per 82 metri quadrati occupati abusivamente, notificati a giugno del 2014 e mai pagati: “la ditta sopra indicata non ha sino ad oggi versato quanto dovuto“, si legge nel verbale con cui il Comune rivendica la somma da parte del legale rappresentante.

Ci sono anche 1.339 euro comminate alla ditta legale rappresentante di un locale sulla via Tommaso Cannizzaro per un’occupazione suolo abusiva da trenta metri quadrati di sedie, tavoli e ombrelloni, anche questa risalente ad una notifica dell’estate 2014: e anche questa mai pagata. Così come mai pagati sono stati i 5732 euro di multa per 48 metri di occupazione abusiva di tavoli e sedie (e di una “tenda aggettante di uguale superficie) di un bar in via Santa Cecilia risalenti a giugno 2014.

Ancora sulla Tommaso Cannizzaro (una traversa, in realtà), il Comune ha inviato un verbale da 2.200 euro, stavolta non per sedie e tavoli, ma per una tenda da 22 metri quadrati, verbale notificato a gennaio 2015. In questo caso, la ditta ha presentato ricorso alla commissione tributaria provinciale, che ha risposto quasi un anno dopo dichiarandosi in difetto giurisdizionale. Per questo, il Comune ha proceduto con l’ingiunzione di pagamento.

La vera stangata è arrivata alla proprietaria di un chiosco in villaggio Santo a Bordonaro, alla quale il Comune ha verbalizzato, a giugno del 2015, una multa da oltre diecimila euro per occupazione di suolo pubblico non pagata: contro l’ordinanza di ingiunzione, da pagare entro trenta giorni, la titolare ha facoltà di presentare controdeduzioni, dimostrando di aver pagato quanto contestato nel provvedimento di tre anni e mezzo fa.

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