MESSINA. I commercianti che pagano la Cosap, la tassa di occupazione del suolo pubblico, non godranno dello sconto del 50% previsto in un atto di indirizzo: l’atto era stato proposto dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia ed è stato bocciato dal consiglio comunale.

“Purtroppo non è passato in Consiglio Comunale stasera un atto di indirizzo da allegare al Bilancio di Previsione 2025 presentato dal nostro gruppo di Fratelli d’Italia, col quale volevamo impegnare il sindaco e l’Amministrazione, vista la crisi del commercio, a mantenere anche per quest’anno la riduzione della tassa di occupazione del suolo pubblico”, ha commentato il capogruppo Gioveni in un post su Facebook.

“La cosa che ci lascia più sconcertati è il fatto che, accogliendo la richiesta del sindaco Basile di non presentare l’emendamento al Bilancio che avrebbe generato problemi di natura contabile, bensì di presentare solo un atto di indirizzo politico del quale lui stesso avrebbe preso atto, gli stessi consiglieri della sua maggioranza, astenendosi, non hanno consentito l’approvazione dell’atto in quanto non si è raggiunto il minimo numero di 9 voti favorevoli come prevede il nostro Regolamento d’Aula! C’è da chiedersi: ma il sindaco li concerta o no le votazioni d’Aula con la sua maggioranza? O dobbiamo pensare che ai nostri occhi lui volesse apparire accondiscendente ma che poi nella sostanza ha dato ordini di scuderia contrapposti ai suoi consiglieri? Naturalmente sulla non approvazione ha certamente pesato anche l’abbandono dell’Aula prima del voto di altri consiglieri, di cui certamente terremo conto!.
“Rimane chiaramente la nostra amarezza rispetto a un atteggiamento che certamente (questa è una dichiarazione ufficiale) ci porrá da ora in avanti con l’Amministrazione Basile, checché se ne dica a livello regionale, in una posizione di opposizione ancora più dura e netta, visto che in barba alla collaborazione e condivisione più volte richiestaci dallo stesso sindaco, stasera si è consumato un corto circuito che potrebbe essere sanato, per quanto ci riguarda, solo se, al netto del voto non favorevole di stasera, Basile prenderà lo stesso in esame la nostra proposta di tendere una mano agli esercenti in difficoltà!”.
Adesso cosa succederà? L’amministrazione ha ovviamente facoltà di proporre lo sconto direttamente nel bilancio, o di far presentare ai gruppi consiliari di riferimento un emendamento per rinnovare lo sconto (o stabilire tariffe diverse: anche aumentarle, in teoria) da sottoporre al voto.
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