MESSINA. Nelle acque delle coste messinesi potrebbero esserci delle alghe potenzialmente tossiche e dannose per la salute. E’ un’avvertenza che arriva dall’Asp, l’azienda sanitaria provinciale messinese, in una circolare diretta ai direttori sanitari degli ospedali Papardo, Piemonte, Neurolesi e Policlinico, e all’assessorato alla salute della Regione Siciliana perchè prestino attenzione al fenomeno.

“La presente comunicazione – si legge nella circolare, emanata il 16 giugno  è volta a richiamare l’attenzione su un fenomeno di rilevanza per la salute pubblica, determinato da casi di proliferazione algale di Ostreopsis Ovata, durante la stagione estiva lungo le nostre coste che, superando i valori di densità previsti dalle linee guida ministeriali, possono provocare disturbi alla salute della popolazione esposta“. Che, precisa l’Asp, non è “limitata ai soli bagnanti, ma si estende ai residenti delle aree costiere e a tutti i lavoratori esposti all’aerosol marino. Particolare attenzione va rivolta ai soggetti più vulnerabili come bambini, anziani, e individui con patologie respiratorie croniche”.

Cosa è esattamente la Ostreopsis Ovata? Lo spiega la stessa Asp nella circolare: un’alga potenzialmente tossica in grado di produrre tossine che in condizioni di alta temperatura, scarso Idro dinamismo e forte irraggiamento solare, può proliferare intensamente formando una patina brunastra visibile su scogli e fondali. “La criticità sanitaria non deriva tanto dall’ingestione, quanto principalmente dall’inalazione di aerosol marino e dal contatto diretto con le acque interessate dalla fioritura.le tossine possono essere nebulizzate dall’azione del moto ondoso, e trasportata dal vento anche a diverse decine di metri dalla linea di costa. I sintomi associati all’esposizione, che si manifestano generalmente entro poche ore, sono di natura irritativo infiammatoria e possono facilmente essere confusi con sindromi para influenzali o allergie stagionali.

Quali sono questi sintomi? Respiratori, come rinite, faringite, tosse, difficoltà respiratorie, broncospasmo, talvolta accompagnati da stati febbrili.sintomi oculari come congiuntivite, lacrimazione e fotofobia, e sintomi cutanei come dermatiti da contatto, eritemi, prurito, spiega l’Asp. La circolare ha scopo cautelativo e conoscitivo, e non afferma la presenza dell’alga.

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