MESSINA. “Una formazione che raccoglie militanti delle forze democratiche radicali cittadine”. È così che si definiscono i membri del nuovo “Antifa Messina”, il Fronte Popolare Antirazzista” composto da un gruppo di militanti politici di base che “per anni ha animato la vita della città, liberando gli spazi e non temendo di muoversi al confine tra il legale e l’illegale per affermare il diritto di tutti e tutte alla città”.

Il gruppo, appena costituito, spiega in una nota le ragioni che hanno portato alla nascita del movimento, citando specificatamente il lancio di vernice color sangue all’ingresso dell’Hotel Liberty e dell’hotspot di Bisconte. Non viene specificato però chi siano i membri del collettivo, né sono presenti altre informazioni oltre al loro manifesto d’intenti.  In linea di principio, si tratta di appartenenti ai movimenti antagonisti cittadini che negli anni si sono coagulati intorno ai centri sociali occupati e da ultimo al collettivo Pinelli.

«Al contrario della mano razzista e fascista che la notte del 29 agosto ha colpito due spazi sensibili dell’accoglienza ai migranti lanciando delle bottiglie – si legge nella nota – abbiamo sempre condotto le nostre attività a viso scoperto, assumendoci le nostre responsabilità dinanzi alla nostra comunità e alla legge. Muniti della stessa consapevolezza che in passato ci ha indotti a occupare spazi vuoti e violare i confini della legalità in nome di un aspirazione superiore a una giustizia sociale inclusiva, oggi, posti di fronte al rischio di una recrudescenza degli attacchi fascisti nella nostra città, annunciamo la fine della pace sociale e dell’accondiscendenza. Pur provando rigetto della logica della guerra tra bande, comprendiamo che un destino superiore, scritto da altri, ci chiama alla nostra responsabilità storica. Infatti, per quanto la logica dominante e comune appaia incapace di percepirlo, il rischio dell’avanzata razzista e fascista in città come nel resto del Paese non minaccia solo gli immigrati, ma la libertà di tutti e tutte. Storicamente, la caccia agli immigrati non è  null’altro che il terreno di sperimentazione per politiche autoritarie che prima o poi si estenderanno a tutte le forme di cittadinanza non conformi e non subordinate. Dinanzi all’incapacità dell’autorità pubblica di fare fronte a questa emergenza – e, anzi, al suo fondersi con la cultura razzista sino al punto di apparirne mandante ideologico – il nostro compito è, necessariamente, quello di sostituirci allo Stato e fare al suo posto ciò che non è più in grado di fare. Con questo scopo – conclude la nota – si costituisce oggi Antifa Messina – Fronte Popolare Antirazzista. Per l’appunto un fronte sociale, una linea estesa e composita, che raccoglie militanti politici di base decisi a portare sino all’estremo le conseguenze della sfida che i moderni fascisti hanno gettato nei confronti degli immigrati così come di tutti noi, inclusi quelli che pensano di essere d’accordo con la xenofobia e il sovranismo, senza rendersi conto di essere alla lunga le vittime destinate di questo apparato ideologico di disuguaglianza e morte». Infine l’avvertimento: “I giochi sono aperti. Vi stiamo addosso”.

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