PALERMO. Se Luigi Genovese “fosse mio figlio, io prenderei a calci chi dice che è impresentabile perché il padre è stato condannato in primo grado”: parole del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci agli stati generali della lotta alle mafie a Milano. “Ha 21 anni è uno studente di giurisprudenza ed è incensurato: per le leggi dello Stato è presentabilissimo. Io mi indigno di chi si indigna. È da 70 anni che in Sicilia le liste elettorali sono frequentate da personaggi chiacchierati”, ha aggiunto il Governatore, convinto che serva un codice etico sottoscritto da tutte le forze politiche: “Serve una modifica della legge sulle candidature”, ha spiegato, specificando come per la legge sia presentabile un politico che passeggia in centro con un capomafia, anche se è eticamente sbagliato.

Inoltre, per Musumeci va rivista la normativa sui commissariamenti dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. “Se un Comune viene sciolto due o tre volte lo Stato ha perso”, ha commentato,  ricordando l’episodio di Scicli, in provincia di Ragusa, dove fu esposto lo striscione ‘Qui l’unico commissario che conosciamo è Montalbano’.

“Incide sulla comunità la nomina di due commissari che vanno due volte al mese in Comune perché svolgono altri incarichi. E la gente dice: si stava meglio quando si stava peggio, quando c’era l’amministratore chiacchierato”, ha aggiunto. “In Sicilia – conclude il neo Presidente – c’è una nuova consapevolezza antimafia. I politici non vengono da Marte, ma li esprimono i cittadini, e la politica è specchio della società, ma qualche volta deve avere anche l’ambizione di esserne guida, non solo lo specchio”.

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Maria Panzalorto
Maria Panzalorto
29 Novembre 2017 19:49

Concordo con quanto sostenuto dall’On Musumeci Luigi Genovese é un ragazzo onesto eletto dal popolo e va rispettato e apprezzato