MESSINA. Dopo l’articolo pubblicato oggi, in cui si spiegava che nonostante il Museo regionale di Messina fosse stato inserito tra i siti visitabili sabato 28 settembre da parte degli organizzatori della manifestazione “Le vie dei tesori”, la struttura fosse accessibile solo nell’area archeologica, e venisse chiesto chiesto invece il pagamento di un ulteriore ticket per tutto il resto del percorso, arriva la spiegazione da parte di Orazio Micali, direttore del MuMe, che riceviamo e pubblichiamo.

“Ritengo mio dovere intervenire sul punto affinché codesta Redazione provveda a completare l’informazione al cittadino.
Innanzitutto chiariamo alle circa settanta persone che hanno deciso di recarsi al Museo sabato 28 settembre in possesso di coupon acquistato dall’Associazione Le Vie dei Tesori Onlus, come ha tenuto a precisare la Presidente, “non è un biglietto ma un fundraising di un’associazione senza scopo di lucro”.

“L’accesso al Museo di Messina, come di ogni altro Museo pubblico d’Italia, è regolamentato dal D.M. n.507 del 11/12/1997, norma con la quale è stabilito che l’accesso gratuito è subordinato ad autorizzazione preventiva da parte del Direttore regionale dei beni culturali nell’ambito delle ipotesi previste nell’art.4 dello stesso Decreto. Nel rispetto delle norme il Museo di Messina, una volta ricevuta la richiesta di adesione da parte dell’Associazione Le Vie dei Tesori (15marzo2019), ha chiesto (10aprile2019) al Direttore regionale la concessione di gratuità dell’accesso in occorrenza della Manifestazione prevista per la data in questione. In attesa di ricevere quell’autorizzazione il Museo si è astenuto dal formulare adesioni in favore delle Vie dei Tesori”.

“Quando si è presa conoscenza del fatto che la campagna informativa che pubblicizzava la manifestazione indicava specificamente che la persona in possesso di coupon preventivamente acquistato dall’Associazione Le Vie dei Tesori avrebbe potuto accedere liberamente al Museo di Messina nella giornata di sabato 28, questo Ufficio ha provveduto a informare per iscritto gli organizzatori dell’Associazione affinché provvedessero a rettificare l’errata informazione con ogni mezzo a propria disposizione, per evitare conseguenze innescate dai visitatori che dovessero venire a conoscenza dell’accesso al sito solo con biglietto ordinario nel momento in cui si accingessero ad entrare con certezza di aver già pagato il dovuto all’Associazione organizzatrice”.

“Preso atto, da nota scritta, che l’Associazione non poteva escludere che visitatori si presentassero comunque ai cancelli d’ingresso con certezza di accesso gratuito, la Direzione di questo Museo ha ritenuto, in accordo con le finalità pubbliche di valorizzazione e senza interferire con le norme vigenti in materia di contabilità della Regione siciliana, di venire incontro alle attese dei fruitori della manifestazione Le Vie dei Tesori disponendo in via straordinaria l’accesso gratuito al Museo dalle ore 18:00 alle ore 21:00, dopo la chiusura della biglietteria ordinaria, e concedendo comunque l’accesso gratuito durante l’orario ordinario alla sola collezione archeologica (come di fatto avvenuto). Ma con altra nota scritta l’Associazione Le Vie dei Tesori ha rifiutato l’accesso gratuito dalle 18:00 alle 21:00 adducendo difficoltà organizzative proprie”.

“Questi i fatti ai quali si vuole qui precisare che il personale del Museo incaricato di accoglienza e assistenza ha dato ogni informazione possibile ai circa settanta visitatori de Le Vie dei Tesori dei quali solo quattro hanno provveduto ad effettuare la visita completa pagando il biglietto ordinario di 8 euro”.

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