MESSINA. Si è spento all’età di 92 anni, nella sua casa di Cetona, in Toscana, a causa delle complicazioni di una polmonite, il docente Rosario Villari, storico e accademico di formazione marxista la cui storia è legata alla città dello Stretto. Nato a Bagnara Calabra il 12 luglio del 1925, Villari ha iniziato gli studi universitari a Firenze e li ha conclusi proprio a Messina. In riva allo Stretto è poi tornato in qualità di docente di storia moderna. Professione che ha esercitato anche a Roma e a Firenze.
Storico del Mezzogiorno e da sempre impegnato nel sociale, era noto soprattutto per il suo manuale scolastico in tre volumi, di storia, pubblicato da Laterza alla fine degli anni Sessanta, sul quale hanno studiato generazioni di studenti (circa due milioni di copie vendute). Il testo finì nel mirino della destra berlusconiana, perché accusato di essere simbolo dell’egemonia culturale di sinistra. Villari ha svolto la sua attività di ricerca e studio rilanciando i temi meridionalistici, a partire dalla sua prima attività pubblicistica: tra i suoi saggi più importanti “Mezzogiorno e contadini nell’età moderna”, “Il Sud nella storia d’Italia”, “La rivolta antispagnola a Napoli. Le origini”, “Mezzogiorno e democrazia” fino al più recente “Un sogno di libertà. Napoli nel declino di un impero (1585-1648)”, pubblicato nel 2012.
Intensa anche la sua attività politica, iniziata con la militanza antifascista e con la partecipazione all’organizzazione dei movimenti contadini per la riforma agraria in Calabria. Membro del comitato centrale del partito Comunista, fu eletto deputato nella VII Legislatura (1976 – 1979). Nel 1990 è stato eletto membro dell’Accademia nazionale dei Lincei mentre nel 1996 è stato nominato presidente della giunta centrale per gli Studi Storici. Fu inoltre direttore per diversi anni di “Studi Storici”, rivista dell’Istituto Gramsci, e redattore negli anni ’50 di “Cronache meridionali”, rivista di area comunista.
Per ricordarlo, domani a Cetona si terrà una cerimonia organizzata dal Comune.