MESSINA. Sabato 7 Luglio alle 18:30, alla Passeggiata a mare, Messina aderirà all’iniziativa nazionale “#magliettarossa”, lanciata da don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera e del Gruppo Abele, per sensibilizzare gli italiani sul tema dell’immigrazione.

La manifestazione nasce dalla voglia di “fermarsi almeno per un giorno e gridare la voglia di tirare fuori tutta la nostra umanità e  riconoscerci diversi come persone e uguali come cittadini”, si legge sul comunicato stampa.

I partecipanti sono invitati ad indossare una maglietta rossa, per poi farsi una foto e pubblicarla online: “Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere e, poi, d’impegnarci e darci da fare”, si legge su una nota, ma rosso è anche il colore con cui le madri vestono i bambini nella speranza che, in caso di naufragio, siano ben visibili dai soccorritori.

E mentre questi bambini muoiono, “l’Europa gioca allo scaricabarile con il problema dell’immigrazione, cioè con la vita di migliaia di persone, e per non affrontarlo in modo politicamente degno arriva a colpevolizzare chi presta soccorsi o chi auspica un’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà”.

“Mettersi nei panni degli altri, cominciando da quelli dei bambini, che sono patrimonio dell’umanità – afferma don Ciotti -, è il primo passo per costruire un mondo più giusto”.

L’appello ha percorso tutto lo Stivale e a fare da apripista sarà il capoluogo siciliano che, alle 18, invita i cittadini e le realtà della rete di Libera Palermo a incontrarsi nei pressi di piazza Santa Chiara, nel centro storico di Palermo, con una maglietta o un indumento rosso addosso per poi fotografarsi tutti insieme e “postare la propria indignazione sulla rete”, collegandosi idealmente al momento di raduno nazionale in programma alle 18.30.

Coinvolte numerose città della Sicilia, tra cui: Marsala, che da sempre si contraddistingue per essere riuscita a creare al suo interno un cerchio nel quale convivono culture, popoli e tradizioni diverse in armonia e dove vi è l’associazione “Libera orchestra popolare”, una realtà che ha come base ideologica l’accoglienza, la solidarietà e l’integrazione; e Catania, su cui pesa il nuovo programma di interventi per risolvere la povertà sociale e culturale nella città del neo sindaco Salvo Pogliese, che prevede una multa da 50 a 300 euro su chi dorme per strada.

Durante gli eventi, sarà inoltre possibile firmare l’appello per l’apertura alla tolleranza e all’aiuto verso chi chiede solamente di essere accolto e aiutato, e per l’adesione alla campagna “La Speranza non è Reato”.

“Non basta più indignarci, oggi bisogna provare disgusto, un disgusto che deve risvegliare le coscienze e salvarle da una passività che le rende complici. La maglietta rossa da indossare è un segno e i segni sono importanti, ma poi bisogna organizzare il dissenso, trasformandolo in progetti e speranze. Il vero cambiamento passa dai fatti, dal loro linguaggio silenzioso ma profondamente chiaro e vero”, ha commentato Luigi Ciotti, promotore dell’iniziativa insieme a Francesco Viviano, giornalista de “La Repubblica”, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Stefano Ciavani, presidente nazionale Legambiente e Carla Nespolo, presidente nazionale ANPI.

All’evento hanno aderito anche “Libera contro le mafie”, “Arci nazionale”, “Legambiente onlus”, “Associazione nazionale partigiani d’Italia” (Anpi), “Acli”, “Medici senza frontiere”, “Amnesty international Italia”, “Uisp”, “Fiom cgil”, “Articolo 21”, “Un ponte per” e “Giustizia e Libertà”; inoltre, all’appello hanno aderito anche Roberto Saviano, Carlo Lucarelli, Giuseppe Catozzella e Lorenzo Marone.

 

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