MESSINA. Rimodulazione del personale, piuttosto sostanziosa, e differenziata con l’ambizioso obiettivo del 65% (soglia prevista per legge) da raggiungere entro luglio, con “tappa intermedia” del 30% a marzo, e dieci milioni di premio produttività in caso del raggiungimento del risultato. Sono gli obiettivi che MessinaServizi bene Comune, appena uscita da una tempesta che ha provocato un mese e mezzo di emergenza rifiuti, si propone di raggiungere nel corso del prossimo anno.

È quanto è emerso nel confronto tra la governance della partecipata, il sindaco Cateno De Luca e le organizzazioni sindacali di stamattina, in cui è stato esposto, seppure in forma di ipotesi progettuale, il piano finanziario, chiedendo ai sindacati di esprimersi in merito. Ed è stato ovviamente il punto in cui si parla di dotazione organica che ha fatto sollevare il sopracciglio alle organizzazioni.

Pensionamenti, ricorso ad incentivi all’esodo volontario e mansioni da rimodulare sono i punti sui quali la governance della partecipata vuole spingere, sui quali però De Luca ha tirato il freno, spiegando che, in questa fase, sarà privilegiata una strategia di mantenimento delle posizioni lavorative attuali, piuttosto che l’avvio di un conflitto aziendale, “perchè è da ritenersi prioritario il raggiungimento degli obiettivi di servizio: il 30% di differenziata entro il 24 febbraio, ed il 65% entro il 31 luglio. Secondo De Luca, infatti, per tutto il 2019 si sconterà una dotazione organica che sarà probabilmente anche superiore a quella strettamente necessaria, purchè si garantisca il raggiungimento degli obiettivi.

Brutte notizie sul fronte finanziario per i cittadini: “Se per raggiungere tali obiettivi sarà necessario aumentare, medio tempore, la tariffa, non ci saranno esitazioni in tal senso, perchè solo con il raggiungimento dell’obiettivo di legge si riuscirà, nel lungo termine, ad ottenere la definitiva riduzione dei costi della gestione del servizio”. Per ottenere tutto questo, De Luca assicura che si sta attrezzando un ufficio appositamente dedicato alla riscossione dei tributi.

Per i dipendenti, legato al raggiungimento degli obiettivi, sarà previsto un premio da ben dieci milioni, parte del quale sarà trasformato da denaro in “smart welfare”: cinque milioni saranno pagati in servizi ai dipendenti, praticamente.

 

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