MESSINA. La raccolta “porta a porta” preoccupa Palazzo Zanca e MessinaServizi, che si sono date l’obiettivo, piuttosto ambizioso, di raggiungere la soglia prevista per legge del 65% di raccolta differenziata entro luglio: in quella data, progressivamente i cassonetti saranno tolti dalle strade. Siccome nelle zone in cui il porta a porta è già in fase di sperimentazione da anni, le cose vanno tutt’altro che nel verso giusto, il comune di Messina ed il gestore del servizio rifiuti corrono ai ripari.

“È stato previsto 1 milione di euro per attività di monitoraggio e sorveglianza nell’avvio del nuovo sistema di gestione integrata della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città, mediante la formazione dell’Albo degli ispettori ambientali per il quale verranno formate ed iscritte non meno di 300 volontari – Ispettori, e la realizzazione della video sorveglianza in tutta la città”, ha scritto De Luca, subito dopo l’approvazione, da parte dall’assemblea dei soci di MessinaServizi Bene Comune, del Piano economico e finanziario 2019 e l’annesso bilancio di previsione 2019/2021, predisposto secondo le indicazioni del Socio Unico e integrato con le osservazioni formulate anche dal Dipartimento Ambiente.

È stato confermato il premio di produttività (dieci milioni di euro per circa 500 dipendenti) per il raggiungimento degli obiettivi del 65% di differenziata al 31 luglio, e mantenimento della quota fino al 31 dicembre 2019, confermando che il premio verrà ripartito, come concordato nei tavoli del Salva Messina, corrispondendo il 70% del premio a settembre 2019 e il restante 30% nel 2020, con il sistema del welfare aziendale. È stato inoltre approvato dal Socio Unico l’aumento delle unità di servizio, che passeranno dalle attuali 505 a 537  per la gestione del nuovo servizio integrato dei rifiuti.

A queste misure si aggiungono il noleggio dei mezzi per la raccolta con la formula di 2 anni + 2 eventualmente rinnovabili, per una gara con base d’asta di 2,6 milioni di euro e una gara con base d’asta di 4,6 milioni di euro per l’acquisto di attrezzature (bidoni, mastelli, cassoni scarrabili).

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