MESSINA. Venti km, metro più o metro meno. Sono i tratti di costa messinese non balneabili, per motivi di inquinamento, o di attività portuali, o ancora perché foci di torrenti o sede di depuratori.

I tratti di mare e di costa permanentemente non adibiti alla balneazione per inquinamento sono quelli compresi dalla foce del torrente Larderia al torrente Portalegni, per un tratto di 6625 metri; da 50 metri dall’ex ospedale R. Margherita a 100 metri nord dalla foce del torrente Annunziata, per 600 metri; e da 100 metri a sud a 100 metri a nord del canale lago piccolo di Torre Faro. Non sono inoltre balneabili le aree portuali tra via Brasile ed il torrente Portalegni, per 9050 metri; tra il porto di Tremestieri sino al torrente Larderia, per 480 metri; e non balneabili temporaneamente, i tratti di mare, Mili Marina Vallone Canneto, per 1450 metri; e 50 metri a sud dell’ospedale Regina Margherita per un tratto di 440. Infine il divieto di balneazione vige anche per i tratti di mare e di costa interessati da immissioni di sbocco di canali, fiumi, torrenti e depuratori, a sud e a nord dei torrenti Giampilieri e Briga, per 200 metri; e Annunziata, per 600 metri.

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana del decreto dell’assessorato regionale della Salute, con il quale sono state fissate le date dell’1 aprile e del 31 ottobre per l’inizio e la fine della stagione balneare, il sindaco, Renato Accorinti, ha disposto l’ordinanza che disciplina i tratti di mare e di costa del territorio comunale, ove non è consentita la balneazione. Il dipartimento Ambiente e Sanità del Comune è incaricato di collocare i cartelli metallici per indicare i divieti, all’inizio di tutte le strade di accesso, pedonali o carrabili, a tutti i tratti di mare interessati.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments