MESSINA. È stato nominato “in contunacia”, e non è mai stato indicato ufficialmente, eppure nella sala in cui il movimento Liberi e forti si è presentato alla città, il pensiero di Giovanni Ardizzone, ex presidente dell’Ars, candidato a sindaco di Messina, era quello che aleggiava con più convinzione.

A dare vita al movimento sono il docente di Fisica e scienze della terra Enzo Caruso, e Nino Principato, architetto del comune di Messina oggi in pensione, e profondo conoscitore, come Caruso, di storia e fatti messinesi. Poi Gianfrancesco Cremonini, ex direttore dell’Arsenale militare di Messina, ed i referenti dell’associazione giovanile Polis Roberta Mele e Umberto De Luca. E Ardizzone?

Ardizzone è stato identificato come il candidato ideale al quale chiedere di scendere in campo se, ma sembra molto probabile, il movimento dovesse diventare lista civica: con la quale è praticamente certa la candidatura al consiglio comunale di Principato, e l’apporto di Caruso e Cremonini.

Il tempo di rompere gli indugi, e Ardizzone potrebbe essere il quarto, forse il quinto candidato ad aver ufficializzato la sua candidatura.

Il primo a rompere gli indugi, quasi un anno fa, è stato Cateno De Luca, che è già in piena campagna elettorale, ha presentato la squadra, composto le sette liste che vuole portare a suo sostegno, e pattugliando il territorio palmo a palmo, iniziando dai villaggi della zona sud.

Renato Accorinti, sindaco uscente, sta radunando i suoi “grandi elettori” per elaborare una strategia che lo porti a giugno, alle amministrative, con le idee chiare sul supporto in termini numerici: dopo le amministrative, è molto probabile che lui e la sua squadra inizieranno una serrata campagna di comunicazione per sottolineare quanto è stato portato avanti in cinque anni.

Poi c’è Pippo Trischitta, che infischiandosene della guerra tra bande che imperversa dentro Forza Italia, a dicembre ha rotto gli indugi e ha iniziato a tappezzare la città di manifesti e Facebook di video. La concorrenza più spietata, Trischitta l’avrà probabilmente in casa, dato che il suo partito ha altre idee su chi dovrà correre per la poltrona più alta di palazzo Zanca. Il consigliere comunale, comunque, va dritto per la sua strada.

L’ultimo dovrebbe essere Daniele Zuccarello, che aveva iniziato molto chiassosamente qualche mese fa, ma da qualche settimana, in concomitanza con l’inizio della campagna elettorale delle politiche, si è eclissato. Zuccarello è alla testa del movimento Missione Messina, e nonostante sia già “sceso in campo”, non è esattamente chiaro per cosa. “SINDACO SI, SINDACO NO…Non è questo il punto, l’importante adesso è esserci”, ha scritto più volte nei suoi messaggi su Facebook, e infatti accanto all’immancabile hashtag e ad “amministrative2018”, l’accenno alla sindacatura non compare mai da nessuna parte: Zuccarello è alla finestra, e aspetta una mossa da parte di qualcuno che lo affianchi.

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emmeaics
emmeaics
26 Febbraio 2018 7:58

se il buongiorno si vede dal mattino !!