MESSINA. Dopo un lungo periodo di torpore, il dibattito politico in città sembra essersi ridestato. Il sasso nello stagno l’ha gettato ieri Articolo Uno, chiamando a raccolta le forze di opposizione all’amministrazione, identificando gli alleati di questa nel centrodestra e in Sicilia Futura, movimento con quale avevano fatto coalizione durante le amministrative del 2018. A stretto giro di posta è arrivata la risposta da parte del capogruppo di Sicilia Futura in consiglio comunale, Pietro La Tona (che curiosamente attribuisce le dichiarazioni a cui ha risposto non ad Articolo Uno ma a Leu, la sigla da cui Articolo Uno è nato).

“L’analisi è davvero approssimativa e parlando di  Sicilia Futura fa riferimento a posti di sottogoverno imprecisati, ignorando che quei soggetti che ricoprono taluni incarichi lo fanno solo a titolo personale, tanto che alcuni non militano più nemmeno in Sicilia Futura – inizia attaccando – Per di più in Consiglio comunale, proprio quella parte giudicata “ambigua” da Siracusano, ha determinato in un anno, insieme a cose non condivisibili e da noi apertamente criticate, quali per esempio la mancanza di una strategia chiara sulle politiche culturali o sulla gestione degli impianti sportivi o le interrogazioni presentate sulla complessa vicenda ATM, anche la riduzione dei debiti di questa città, nonché l’avvio di tante iniziative ( per es. la raccolta differenziata o il piano di riequilibrio) che mirano a fare uscire Messina dal pantano in cui si trovava da decenni. Su queste questioni non vi è appartenenza politica che tenga!”

“Se l’invito di Siracusano è rivolto, dunque, ad un’opposizione preconcetta non ci trova d’accordo poiché fin dal primo momento abbiamo chiarito che l’obiettivo di Sicilia Futura non è “abbattere” questo o qualunque altro Sindaco, ma dare un contributo fattivo e responsabile alla crescita di questa città che, nonostante tutti gli sforzi, appare ancora in grande difficoltà ed isolamento. Il suo appello  – continua -contenuto nella stessa nota alla “unità determinatasi a livello nazionale” dimostra che sempre gli interessi collettivi devono prevalere su quelli di partito o di schieramento. A meno che Siracusano non voglia applicare, forte del lavoro e delle responsabilità assuntesi sino ad oggi dalla rappresentanza Consiliare del suo partito!!!, regole che valgono differentemente a Messina ed a Roma! Maggiore prudenza lessicale e più documentazione sarebbero gradite!”, conclude polemicamente La Tona

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