MESSINA. Dotare gli studenti degli strumenti necessari per sviluppare un approccio critico alle informazioni, specialmente online. Era questo l’obiettivo del progetto “Fake You”, l’iniziativa promossa dall’associazione Metropolis di Messina nell’ambito dell’European Solidarity Corps (ESC) e che ha coinvolto le classi quinte del liceo Seguenza per promuovere la consapevolezza della manipolazione dell’informazione e incoraggiare la riflessione critica, contribuendo alla formazione di cittadini responsabili, anche digitali, capaci di partecipare attivamente al dibattito pubblico e difendere i valori democratici.
L’iniziativa, che è consistita in una serie di incontri con 13 classi della scuola, più un evento finale alla quale ha preso parte anche l’esperto Francesco Micali di “Stretto digitale” (realtà molto attiva nella formazione sulle intelligenze artificiali), mirava a rendere i giovani capaci di distinguere tra notizie autentiche e fake news, attraverso la comprensione delle motivazioni alla base della creazione delle stesse, delle tecniche utilizzate e dei segnali spia da tenere in considerazione.
Il progetto, attraverso casi studio, workshop e attività pratiche, ha affrontato argomenti come l’evoluzione del giornalismo digitale, il ruolo degli algoritmi nei social media, il riconoscimento delle fake news, il fenomeno del clickbait, il fact-checking, le nuove frontiere dell’IA, la verità e il post-verità. Il tutto al fine di formare dei cittadini digitali consapevoli e capaci di navigare in modo critico nel mondo digitale, facendo sì che gli studenti stessi diventino agenti di cambiamento, diffondendo consapevolezza tra i coetanei e ampliando l’impatto positivo dell’iniziativa con un impatto anche su genitori, insegnanti e altri membri della società̀ locale.
«La scuola – commenta la dirigente Lilia Leonardi – deve rimanere sistematicamente connessa con il territorio, seguendone le dinamiche sociali, essendo consapevole del fatto che le gravi problematiche che affliggono la società attuale hanno una pesante ricaduta sulla formazione dei giovani. Su di essi, infatti, incidono negativamente le nefaste conseguenze della deriva valoriale che minaccia l’intera società».
Grazie al progetto sono stati anche prodotti tre risultati tangibili:
- Una guida dal titolo “La bufala solo con la pizza: guida al contrasto delle Fake News”, realizzata grazie al contributo dei giovani studenti che, durante tutto il progetto, sono stati stimolati a condividere le proprie idee su come combattere la disinformazione, sfruttando quelle che sono le nozioni apprese durante le attività (qui il link: https://drive.google.com/file/d/1eThOZ5oQ22nmV4TOfXLbAL1vFyFgDAXO/view?usp=sharing);
- Un kit di istruzioni dal titolo “Fake You”, redatto dai promotori dell’iniziativa per favorire la replicabilità del progetto in contesti territoriali differenti, che rappresenta il risultato delle attività e che include materiali didattici utilizzati (qui il link: https://drive.google.com/file/d/1y8gjnqn6zuEthNCVp-tz_EhLsCTz2Z7r/view?usp=sharing);
- Un report sugli esiti dell’iniziativa, evidenziando le problematiche affrontate, le soluzioni individuate e le lezioni apprese, inviato alle istituzioni (qui il link: https://docs.google.com/document/d/1Jn0lJGZX70V3moqvQtHklLHLM53fl2Kz/edit?usp=sharing&ouid=111713816770321423392&rtpof=true&sd=true).