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MESSINA. «Alla luce delle recenti discussioni riguardanti la possibile divisione della sesta municipalità e la creazione di una settima desidero esprimere una riflessione sulla questione del decentramento amministrativo. Ritengo che le attuali sei municipalità siano inadeguate nel garantire un’efficace presenza e servizio sul territorio. Questo nonostante l’impegno e il lavoro quotidiano dei consiglieri eletti, che si trovano spesso a dover affrontare numerose difficoltà per rispondere alle esigenze dei cittadini, nonostante la carenza di poteri deliberativi delegati dovuti soprattutto alla mancanza di reali strumenti e deroghe operative da parte dell’amministrazione centrale» a prendere parola Salvatore Grosso, Presidente provinciale di Azione.

«Ricollegandomi ai commenti espressi sia dalla maggioranza che dai partiti di opposizione, è evidente che un territorio così vasto (la VI Municipalità), comprendente 23 villaggi con problemi strutturali che spaziano dalla mancanza di servizi essenziali, come la pulizia delle strade e la manutenzione viaria, fino alla carenza di scuolabus e centri ricreativi, e quant’altro, necessiti di una maggiore rappresentanza locale. Tuttavia, tale rappresentanza deve essere accompagnata da una strategia concreta e coerente di miglioramento» scrive in una nota.

«Allo stesso modo, in questo contesto, ritengo fondamentale, che l’amministrazione comunale e il consiglio non si limitino e si impegnino solo nella creazione di una nuova municipalità nella zona nord, ma valutino con la stessa urgenza la scorporazione della prima municipalità, poiché anche la zona sud presenta criticità simili ed una struttura territoriale composta da 21 villaggi, che merita di certo un approccio dedicato e mirato -continua- Pertanto, come Presidente Provinciale, sollecito l’amministrazione e il consiglio comunale a procedere con celerità nell’iter per l’istituzione della settima municipalità nella zona nord e a considerare seriamente la creazione di un’ulteriore municipalità nella zona sud, portando così a una suddivisione territoriale in otto municipalità (VII e VIII), al fine di garantire pari opportunità e sviluppo per entrambi le comunità. Questo processo, però, dovrà necessariamente essere accompagnato dall’attribuzione di strumenti concreti e risorse adeguate, capaci di garantire un vero e proprio decentramento amministrativo e una gestione più efficiente e vicina ai cittadini»

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