MESSINA. Nella mattinata odierna, presso questo Palazzo del Governo, il Prefetto di Messina, Cosima Di Stani, ha presieduto una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, nel corso del quale è stato approfondito il tema della sicurezza nelle strutture sanitarie, anche alla luce degli episodi di cronaca che hanno interessato il territorio messinese, oltre che dei recenti interventi normativi approntati dal legislatore nazionale.
All’incontro hanno partecipato, oltre al Questore, i vertici del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, nonché i rappresentanti dell’A.O.U. Policlinico G. Martino, dell’Azienda Ospedaliera Papardo, dell’IRCCS Centro Neurolesi “Bonino Pulejo” e dell’A.S.P. di Messina.
In premessa, il Prefetto ha illustrato i dati relativi agli avvenimenti di violenza fisica e verbale occorsi nelle strutture ospedaliere del territorio metropolitano, che hanno riguardato il personale sanitario e non solo, i quali, seppur esigui, confermano l’importanza di continuare a garantire e rafforzare i presidi fissi già, precedentemente, disposti presso le strutture sanitarie.
Nell’ambito delle attività di individuazione dei responsabili anche a fini preventivi e di deterrenza rispetto al ripetersi di tali condotte, è stato evidenziato il minimo numero di querele da parte del personale medico con riferimento alle aggressioni riscontrate.
Nel corso dell’incontro, inoltre, dopo aver ascoltato i rappresentanti delle strutture sanitarie, è stata posta particolare attenzione sulle misure di sicurezza da implementare, tenuto conto del personale a disposizione delle Forze dell’Ordine, soprattutto nei presidi di pronto soccorso, tra le quali: l’implementazione di sistemi di videosorveglianza a presidio delle strutture sanitarie; la predisposizione di sistemi per l’allertamento automatico delle Forze dell’Ordine in caso di emergenza; l’aumento del personale addetto ai servizi di vigilanza privata nei siti più esposti ad episodi di aggressioni; lo sviluppo di applicazioni informatiche che possano dare in tempo reale informazioni ai familiari dei pazienti in attesa nei pronto soccorso.
Sempre nell’ottica di sviluppare la collaborazione tra tutti i soggetti interessati dalla problematica, un’ulteriore proposta che è stata condivisa in sede di Comitato è rappresentata dal coinvolgimento delle principali associazioni di volontariato del territorio, allo scopo di costituire un tramite tra i familiari dei pazienti e il personale medico e paramedico che presta servizio nelle strutture e di mitigare le attese e i disagi per l’utenza, anche in considerazione della situazione di carenza di organico in cui spesso si trovano gli ospedali, al fine di scongiurare pretesti per dare adito ad escandescenze.
Un altro tema affrontato, anche alla luce del grande spirito di collaborazione manifestato da tutti i soggetti intervenuti e dell’interesse mostrato da questi, è rappresentato dalla formazione del personale sanitario, fondamentale per prevenire ed affrontare situazioni di emergenza; tema che è ancora più importante alla luce del fatto che, spesso, molti episodi di violenza si sono verificati in presenza di persone affette da disturbi psichiatrici, i quali richiedono la presenza di personale preparato ad affrontare le categorie di pazienti più fragili, oltre che situazioni particolarmente delicate.
A tal riguardo, è stata condivisa la proposta di organizzare incontri periodici di formazione che interessino i dipendenti delle varie strutture ospedaliere, anche della provincia, con la partecipazione delle Forze dell’Ordine, al fine di condividere le esperienze e le best practice maturate negli anni e di aumentare gli standard di sicurezza e di garantire l’incolumità degli operatori sanitari.
In conclusione, il Prefetto ha manifestato la vicinanza e la costante presenza delle istituzioni nei confronti di tutte le strutture sanitarie, offrendo altresì la sua disponibilità anche a convocare successive riunioni con tutti i soggetti interessati, al fine di promuovere e implementare le più idonee misure per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, del personale delle Forze dell’Ordine, oltre che dei pazienti e dei loro familiari.