MESSINA. Nuovi controlli da parte della Polizia Municipale in contrada Montesanto, dove sono partiti i lavori di adeguamento e ripristino dei serbatoi dell’Amam. Dall’ispezione dei luoghi da parte degli uomini del Reparto Ambientale, sono emerse nuove attività illecite nell’area, già in passato oggetto di abbandono di rifiuti e allevamento abusivo di animali.

“Questa volta – si legge in una nota diffusa dal commissario Giovanni Giardina – è stata accertata la violazione dei sigilli apposti alle stalle sottoposte a sequestro lo scorso 16 dicembre,  oltre a nuove stalle dove erano allevati cavalli, ovicaprini e animali da cortile. In un caso è emerso un fatto inquietante; gli agenti avuto accesso ai luoghi hanno da subito notato delle depressioni nel recinto dove erano rinchiusi i cavalli ed hanno deciso, stante l’irrequietezza dell’allevatore, di eseguire, armati di badile, uno scavo. Alla profondità di circa un metro l’incredibile scoperta, un cavallo era stato sepolto proprio lì. Perlustrati i luoghi si è accertata la presenza di altri animali e di una ingente quantità di farmaci somministrati dall’uomo senza alcun prescrizione, stante la mancanza di microchip e di marche auricolari agli ovicaprini. Tutta l’area inoltre era destinata al deposito incontrollato di rifiuti, dagli elettrodomestici a materiale plastico nonché l’immondizia che l’uomo accumulava e del quale aveva da tempo perso il controllo. Ma ad attirare l’attenzione degli agenti l’incredibile groviglio di cavi elettrici che sorvolava tutta la zona e che alimentava diverso fabbricati. Giunta la squadra Enel e verificata la fornitura del contatore ivi presente, gli operatori si sono subito accorti che il consumo era improvvisamente cambiato da un consumo irrisorio ad uno elevato proprio al loro arrivo sul posto. Da quì l’accurata ispezione dell’impianto fino all’individuazione di un allaccio abusivo mediante collegamento sottotraccia baypassando di fatto il contatore”.

L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria ed i luoghi sono stato sottoposti a sequetro. Per gli ovicaprini l’Asp ha proceduto all’apposizione delle marche auricolari e dei microchip per i tre cavalli ancora in vita.

 

 

 

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