MESSINA. Quattro case di riposo che, sebbene fossero state oggetto di un provvedimento di interdizione già dal 2012, con relativa segnalazione alla Procura, a tutt’oggi continuano ad esercitare la propria attività ricettiva.

E’ una delle attività di verifica sulle strutture ricettive per anziani da parte degli uomini della polizia specialistica diretta dal comandante vicario commissario Giovanni Giardina. La prima fase che ha visto l’espletamento di riscontri sulle attività che seppur censite non avevano completato l’iter necessario per l’iscrizione all’albo comunale ha comportato l’emanazione di 14 provvedimenti sanzionatori ai sensi dell’articolo 86 del tulps a seguito dei quali adesso le case ricettive dovranno in breve termine adeguare la struttura o la documentazione se non vorranno incorrere al provvedimento di chiusura coatto. Ulteriori riscontri sono in corso anche per le attività anzitempo autorizzate che dovranno dimostrare il permanere dei requisiti di legge ciò al fine di individuare l’esatta tipologia di attività consentita indispensabile per capire se gli anziani anche non autosufficienti ivi presenti possono continuare ad essere lì alloggiati.

Sono 12 le strutture diffidate a fornire la documentazione di legge pena il deferimento sull’autorità giudiziaria per la mancata ottemperanza.

Per le quattro “interdette” nel 2012, sarà la Polizia municipale a raccogliere tutta la documentazione per la debita informativa alle autorità preposte

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