MESSINA. Girato a Messina, è finalmente tornato in città “Sunday”, il documentario del regista Danilo Currò, proiettato sul grande schermo del cinema Lux ieri sera. Reduce da festival festival italiani ed europei, l’opera è stata “adottata” da Gabriele Muccino, che la sta sponsorizzando e  presentando ufficialmente alle principali kermesse di cortometraggi. “Sunday”, inoltre, è tra le opere selezionate per il “David di Donatello” 2018.

Il docufilm, della durata di 23 minuti, racconta la storia di Fasasi Sunday che, abbandonata la Nigeria, intraprende un viaggio disperato che lo porta in Italia e, quindi, a Messina. Nell’opera di Currò, del 2016, il giovane racconta, ancora minorenne, la sua storia, il paese che ha lasciato e quello in cui vive adesso. La macchina da presa lo segue negli ambienti della sua nuova vita, facendo conoscere i suoi compagni, tutti di religioni e provenienze diverse, ma tutti, con in testa una sola idea, un solo valore “one people, one nation”.

“Ho conosciuto Sunday per caso, durante una delle uscite di gruppo che lui e gli altri ragazzi del Centro Ahmed erano soliti fare. Ho iniziato a frequentarlo, insieme agli altri ragazzi residenti all’interno del centro, siamo diventati buoni amici e per un mese intero li ho seguiti durante i laboratori di musica e teatro organizzati per via di un progetto d’integrazione. Ho appreso pian piano la sua storia, i suoi sogni, le sue paure e le sue ambizioni future e ho scoperto più che mai che in fondo eravamo tanto simili quanto straordinariamente diversi”, scrive il regista nelle sue note. “Ho iniziato a pensare che in realtà avrei potuto raccontarla questa storia, la storia di un ragazzo appena maggiorenne che ha attraversato il deserto per poter trovare la libertà…”.

Danilo Currò è nato a Messina il 6 agosto 1993. Si diploma in Pittura e Decorazioni Pittoriche presso il liceo artistico “Basile”, dove affina e conferma la particolare attitudine all’arte. Il suo interesse approda dapprima verso la fotografia, attraverso la quale cura e sviluppa le capacità che lo condurranno ad una più seria ricerca che sfocerà nella scelta della regia come nuovo campo di azione. Di qui, non mancherà di realizzare lavori personali che gli permettono di partecipare a diversi concorsi e varie mostre. Nel 2012 la National Geographic Italia seleziona uno dei suoi scatti paesaggistici e in seguito alcune tra le sue fotografie vengono inserite negli album della Leica Talent Italia. Un anno dopo realizza “Basta un sorriso”, video in poco tempo divenuto virale, con il quale arriva tra i primi vincitori del Corto Tendenza Festival di Barcellona e ottiene la proiezione fuori concorso al Taormina Film Fest, la vittoria del Festival di Pordenone e l’integrale messa in onda su Rai 2 all’interno del programma televisivo “Tutto il bello che c’è”. Nel 2014 realizza “The Elephant”, un nuovo cortometraggio che vede la partecipazione di Angelo Campolo e Maurizio Marchetti, il quale viene scelto per una trasmissione limitata a sei mesi sulla piattaforma Infinity di Mediaset. L’anno seguente lavora al Festival Internazionale di Fotografia “Cortona On The Move” e il 27 novembre vince il primo premio per il pubblico dei lettori del concorso fotografico “Sunday Photographers” indetto dal quotidiano La Stampa per Photolux Biennale. Nel 2016 ultima il suo primo documentario dal titolo “Sunday”, che segue il filone del progetto fotografico “Black Lips”, raccontando la storia di un giovane migrante. Il documentario è presentato dal regista Gabriele Muccino e partecipa in concorso a numerosi festival internazionali. Dal 2017 vive a Roma e lavora con Palomar al documentario “Indizi di felicità” di Walter Veltroni e nel nuovo film di Gabriele Muccino “A casa tutti bene”.

A fianco del regista nella lavorazione di “Sunday”, Enrico Bellinghieri (fotografia e operatore), Cristina La Gioia (operatrice), Amitt Darimbur (suono in presa diretta), Giuseppe Ministeri (direttore di produzione) e Alessandro Russo (segretario di produzione). Le musiche originali sono di Marco Germanotta mentre il mastering si deve a Biagio Nicotra, venuto a mancare questa estate.

 

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