MESSINA. Alla fine, a salvare il bilancio di previsione 2021 del comune di Messina è stata (anche) la componente di consiglio comunale che fa riferimento al parlamentare regionale Luigi Genovese (e al padre Francantonio), per cui il sindaco Cateno De Luca, pur senza nominarli mai direttamente, aveva avuto nei giorni scorsi parole non esattamente lusinghiere.

Diciannove presenti, sedici favorevoli, due contrati (Nino Interdonato e Piero La Tona di Sicilia Futura, che da giorni ammoniscono sulle incongruenze del documento di programmazione finanziaria) e un astenuto (il presidente del consiglio comunale Claudio Cardile, come etichetta d’aula impone), il previsionale passa, con una maggioranza anche più ampia di quella che si potesse preventivare stamattina, ascoltando gli interventi e le dichiarazioni di voto.

Dopo l’abbandono dell’aula da parte del Pd e di LiberaMe per protesta contro il sindaco dimissionario Cateno De Luca, seguiti dal Movimento 5 stelle, che sono rimasti fino alla bocciatura dei loro emendamenti, a far passare la delibera sono rimasti i quattro del gruppo Misto, da tempoapertamente schierati con l’amministrazione e di fatto gruppo “del sindaco” (Serena Giannetto, Salvatore Serra, Ciccio Cipolla e Nello Pergolizzi), Libero Gioveni di Fratelli d’Italia, Daria Rotolo di Sicilia Futura, Benedetto Vaccarino di Ora Sicilia, Pierluigi Parisi, Nicoletta D’Angelo, Ugo Zante e Giovanna Crifò di Forza Italia, Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano di Ora Messina, Giovanbattista Caruso (Bramanti Sindaco), Giovanni Scavello e Dino Bramanti (Lega).

Molti consiglieri, dopo avere votato, hanno però avuto parole molto dure nei confronti del documento e delle modalità con le quali è stato portato avanti, soprattutto in riferimenti agli emendamenti.

 

Subscribe
Notify of
guest

1 Comment
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
trackback

[…] da parte del consiglio comunale, in realtà la votazione favorevole al bilancio previsionale, come quella di stamattina, non è né l’una né l’altra. È l’esito scontato della meno politica delle […]