MESSINA. Mentre si attende il referendum che consentirebbe alle ex XII e XIII Circoscrizioni di staccarsi dal Comune di Messina per costituire un Comune autonomo, il Consiglio comunale ha inviato un atto di indirizzo all’Amministratore con la quale chiede la costituzione di una “settimo quartiere”, formato proprio dai villaggi che attendono di andare a votare per la scissione, appartenenti alla attuale VI Municipalità, affinché il territorio di quest’ultimo sia ridotto e si attui il Regolamento sul decentramento amministrativo che prevede proprio una nuova Municipalità.

A sollecitare il l’Aula è stato il gruppo consiliare di Forza Italia, che aveva più volte presentato una trasmissione di delibera al presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile, (firmate dai consiglieri comunali Nicoletta D’Angelo, Pierluigi Parisi e Ugo Zante), dopo che la proposta non è mai stata portata all’ordine del giorno.

“La nuova delimitazione territoriale prevedeva l’istituzione della 7^ Municipalità  scorporando dall’attuale 6^ i villaggi appartenenti all’ex 12^ e 13^ circoscrizione e  precisamente i villaggi di: Acqualadrone, Spartà, Castanea, le Masse, Salice, Gesso,  Rodia , S. Saba, Ortoliuzzo, Pontegallo – si legge nella delibera consiliare – La 6^ Municipalità avrebbe compreso i villaggi di: Contemplazione da Salita Fosse e  Canale , Pace, S.Agata, Ganzirri, Sperone, Faro Sup. Curcuraci, Torre Faro e Tono”.

“La richiesta era motivata dalla considerevole estensione territoriale pari a una  superficie di 85 Kmq e una densità abitativa di oltre 35.000 residenti e che l’assetto  territoriale non risponde alle esigenze dei residenti, in quanto sussistono delle differenze  sostanziali di carattere storico, culturale dei territori accorpati e con problematiche  diverse stante anche le condizioni orografiche e viabili del territorio”, spiegano.

 

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