MESSINA. Hanno deciso di donare gli organi i genitori del piccolo morto cerebralmente a otto giorni dalla nascita, al Policlinico di Messina. Ad aspettare per un trapianto, intanto, più di duecento bambini sparsi per tutta Italia.
Nonostante la buona volontà della giovane coppia però gli organi del figlio non sono stati prelevati per mancanza di compatibilità sia in Italia che nel circuito europeo.
I siciliani in lista di attesa di organi per un trapianto, intanto, sono 860. I dati dall’1 gennaio ad agosto mostrano un aumento di segnalazioni di potenziali donatori da parte delle rianimazioni rispetto allo scorso anno, mentre restano invariati i no al prelievo degli organi espressi dai familiari dei pazienti in morte cerebrale: su 96 segnalazioni di pazienti potenziali donatori da parte delle rianimazioni, gli effettivi sono stati 42 e 39 le opposizioni.
Nel dettaglio, gli ospedali con il maggior numero di segnalazioni sono il Policlinico di Messina, con 15 “si”, il Civico di Palermo (10 adulti più 3 pediatrici), l’Azienda ospedaliera «Ospedali riuniti Villa Sofia Cervello» di Palermo (8), il presidio ospedaliero San Giovanni di Dio di Agrigento, il presidio Rodolico del Policlinico di Catania, il Cannizzaro di Catania (con 7 segnalazioni ciascuno), l’Ircss Bonino Pulejo di Messina (5). Numeri che non riescono a soddisfare le aspettative dei pazienti in attesa. In particolare si tratta di 609 siciliani in attesa di un rene, 128 di un fegato, 41 un cuore, 77 un polmone e 6 di un pancreas.
“La pandemia ha certamente influenzato l’aumento dei dissensi – ha commentato Giorgio Battaglia, Coordinatore regionale del Centro regionale trapianti – a pesare è stata la saturazione delle terapie intensive, trincea della lotta al Covid, ma anche luogo in cui avvengono le donazioni di organi e tessuti necessarie ai trapianti”.
Lo scorso ottobre l’assessorato alla Salute ha invitato tutti direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere a istituire gli uffici di coordinamento locale dotati di personale con elevata esperienza nel settore.
