MESSINA. La città di Messina si è dotata di un piano urbano della mobilità sostenibile: il documento, abbreviato nell’acronimo Pums, è stato votato favorevolmente dal consiglio comunale, in cui la maggioranza d’aula dell’amministrazione di Federico Basile si è giovata dei voti favorevoli del Pd (il cui programma di governo è esattamente ciò che prevede il piano). Il documento, elaborato dalla società di ingegneria di Perugia Tps, è stato votato da 18 favorevoli (Maggioranza, Pd, Ora Sicilia) con quattro emendamenti presentati dalla consigliera del Pd Antonella Russo a nome di tutto il gruppo (Russo, Felice Calabrò e Alessandro Russo), il cui voto favorevole ha garantito la “non belligeranza” dei democratici. A votare contro in 11, Fratelli d’Italia e Lega, più Giovanbattista Caruso, Sara Di Ciuccio e Cosimo Oteri, astenuta Concetta Buonocore.

Gli emendamenti hanno riguardato il monitoraggio allargato al consiglio comunale ed alle associazioni ambientaliste rappresentative, la Ztl scolastica solo alle scuole che hanno la primaria e l’infanzia nel plesso, bloccare la pedonalizzazione del tratto viale Europa-villa Dante sino almeno al primo monitoraggio, e priorità ai percorsi pedonali rispetto alle ciclabili garantendo la fruibilità prima ai pedoni, tutti esitati positivamente.

Il Pums è, in sostanza, il documento di programmazione (con validità decennale) attraverso il quale il comune di Messina ridisegnerà la mobilità della città, prevedendo aree pedonalizzate (quelle attualmente provvisorie diventeranno definitive), piste ciclabili (che diventeranno un “sistema” e saranno interconnesse tra loro), e modifiche alla viabilità.

Secondo la società Tps, il Pums è definito uno strumento di pianificazione strategica “strutturato e calibrato sulle necessità del complesso territorio comunale, contraddistinto da un centro storico definito e facilmente riconoscibile, uno sviluppo lungo la costa e tante piccole polarità periferiche, anche molto distanti dal nucleo principale”, spiegano gli ingegneri, e “trova attuazione attraverso quattro piani specialistici: Piano della pedonalità, Piano della mobilità ciclistica o Bici-plan, Piano di sviluppo del trasporto pubblico locale e Piano della sicurezza stradale”.

 

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