MESSINA. “Un mero errore generato per la vaga denominazione della località”. E’ questa la risposta dell’assessore Salvatore Mondello all’interrogazione del consigliere Alessandro Russo (PD) rispetto i lavori di ristrutturazione della Chiesa di Mili San Marco finanziati dal fondo della Regione per la democrazia partecipata. Infatti, non era quella la Chiesa su cui intervenire e sulla quale si erano espressi i cittadini, ma la struttura indicata è, invece, quella della Chiesa Santa Maria di Mili San Pietro.

In questa maniera, dopo la presentazione del progetto, il comune sarà costretto a “stralciare i lavori previsti erroneamente per la scalinata della Chiesa di mili San Marco”. Si rende, dunque, necessario una perizia tecnica prima di intervenire sulla scalinata della Chiesa di Mili San Pietro. L’importo dei lavori rimane invariato: 5500 euro. Nella somma ricevuta dal fondo rientrerà anche un altro lavoro scelto democraticamente dai cittadini: un campetto da calcio a Cumia Superiore. Così, gli interventi, che prevedevano la messa in sicurezza del piazzale e della scalinata della Chiesa di Santa Maria saranno «minimi necessari, rimandando a successiva programmazione il generale intervento di messa in sicurezza dei luoghi prescelti con altre fonti di finanziamento da individuarsi.»

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