MESSINA. La vicenda dello spostamento del pianoforte dalla galleria Vittorio Emanuele si è conclusa positivamente (lo strumento resta lì dov’è, dopo una semi sollevazione popolare, ma sarà suonato solo fino alle 23.30), ma le polemiche che hanno travolto l’Amministrazione non accennano a placarsi. Anche perché, in casi simili, il Comune è stato molto meno sollecito rispetto alla segnalazione di un’inquilina della Galleria, legata da rapporti professionali al sindaco Cateno De Luca quando era primo cittadino a Santa Teresa, accolta tre mesi dopo essere stata presentata, che chiedeva la rimozione dello strumento per “disturbo della quiete pubblica”.

Esattamente quello che chiedono cittadini residenti tra le vie Garibaldi, Lepanto, Cardines, Primo Settembre, Cesare Battisti, Cratemene e piazza Immacolata di marmo: talmente tanti da riempire di firme le undici pagine di esposto per “molestia e disturbo della quiete pubblica”, indirizzato a non solo al sindaco, ma anche a prefetto, assessori, Polizia municipale, e preso in carico dalla Prefettura il 15 ottobre. E da quel momento privo di effetti tangibili, sostengono i firmatari.

“Con il presente esposto denunciamo formalmente alle autorità in indirizzo uno stato di grave degrado di tutta la zona – si legge nell’esposto – lamentando i seguenti disturbi dovuti alla totale mancanza di controllo da parte delle autorità competenti: inquinamento acustico tutti i giorni della settimana, soprattutto nelle ore serali e notturne, spesso fino all’alba, dovuto agli schiamazzi della folla che sosta nelle strade e dagli apparecchi audio e video, posti sia all’interno di locali non insonorizzati sia all’esterno dei locali, senza alcun rispetto delle norme che regolano la materia, né delle regole del buon vivere civile. In particolare nelle sere dal martedì alla domenica, vi sono veri e propri concerti di musica dal vivo all’aperto“, lamentano i residenti.

In realtà, per la parte di responsabilità che le compete, l’amministrazione non è rimasta con le mani in mano: poco prima di natale, infatti, è stata emanata un’ordinanza che regolamenta le attività notturne, e impone uno stop alla musica dopo la mezzanotte. Che però non è servita a molto, come hanno avuto a lamentarsi i residenti qualche giorno dopo.

Doglianze anche per “Zone pedonali e marciapiedi invasi, perlopiù abusivamente, dei tavoli, sedie, ombrelloni, motociclette, bancarelle di ambulanti, anche nei pressi dei portoni d’ingresso, con ingombro tale da rendere difficile raggiungere il portone nelle sere di maggior affluenza di pubblico, e fuochi d’artificio che vengono fatti esplodere quasi ogni sera alle ore 24:00. Tale circostanza è dovuta all’abitudine ormai invalsa di festeggiare i compleanni con l’esplosione di fuochi artificiali”, specificano

Non manca un riferimento alla viabilità “impazzita”. “Intralcio alla viabilità dovuto alla sosta senza regole, nelle vie Cesare Battisti, via Primo settembre, via Garibaldi, con autovetture in doppia e tripla fila. Tale circostanza è particolarmente grave perché gli automobilisti che rimangono bloccati, per poter uscire, suono il clacson a lungo nelle ore notturne”.

“I fastidi e i rumori sono tali da non consentire più ai denuncianti ed ai propri familiari attendere alle normali occupazioni, il riposo e la tranquillità. Pertanto, ricordando anche che si tratta di zona del centro storico e che tali disturbi si verificano tutte le sere per tutto l’anno, i sottoscritti chiedono l’intervento dell’autorità, ognuno per la propria competenza, il doveroso accertamento dal controllo del territorio, altrimenti inesistente, per il rispetto delle norme vigenti e delle regole del vivere civile. Chiedono inoltre la vigilanza costante di una pattuglia di sorveglianza per il quartiere“.

 

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