MESSINA. Bene la candidatura di Messina a capitale della Cultura 2020, ma perplessità per gli aspetti pratici della gestione. E’ il bilancio “agrodolce” della consigliera di Alternativa Popolare Daniela Faranda.

“Accolgo con piacere la notizia della candidatura di Messina come Capitale della Cultura 2020 e sinceramente faccio i complimenti all’assessore Alagna per questa iniziativa”, spiegaì la consigliera in merito all’annuncio odierno dell’assessore comunale alla cultura.

“Certa che il potenziale immenso del nostro territorio renda Messina assolutamente all’altezza di competere con le altre 45 realtà che si sono proposte, non posso, però, non sollevare delle perplessità riguardo la sostenibilità di tutto ciò. Quel che mi preoccupa è l’aspetto squisitamente logistico e la reale capacità del nostro comune di affrontare una sfida simile. Al di là dei requisiti squisitamente burocratici che saranno presi in esame, giacché la nomina avverrà nel gennaio prossimo -data fin troppo vicina- mi domando come questa amministrazione intenda pianificare l’accoglienza del grande bacino di turisti, stakeholders, intellettuali, stampa, curiosi e addetti ai lavori; di quali spazi si intenda disporre ma soprattutto in che modo Messina possa offrire collegamenti strategici. Mi chiedo se siamo in grado di offrire un’organizzazione adeguata e certosina per far fronte ad una serie di manifestazioni legate all’eventuale acquisizione di un titolo così prestigioso.

In quest’ultimo periodo, grazie anche all’impegno meritevole dell’assessore regionale al ramo, Carlo Vermiglio, si sono raggiunti obiettivi importanti, tra cui l’apertura del polo museale; è vero però che strategicamente Messina si presenta carente sotto troppi punti di vista e decisamente manchevole per innumerevoli servizi essenziali. Se già si annaspa per garantire l’ordinario, mi preoccupa la gestione dello straordinario.

Non è un pregiudizio il mio e sono sicura che l’assessore Alagna saprà fornire tutte le delucidazioni del caso. Anzi, a tal proposito sarei grata all’amministratore se riferisse in commissione competente a riguardo. Il 2020 è vicino e mi auguro che per allora al timone dell’ente comunale vi sarà un nuovo capitano, ma pensare di fare il passo lungo senza una attenta valutazione di ciò ne consegue, significherebbe lasciare ad altri una matassa da sbrogliare in pochissimo tempo, il che mi sembrerebbe un atteggiamento contrario ad ogni regola della buona amministrazione. Sono certa non si tratti di fughe in avanti ai soli fini propagandistici ma di una reale intenzione, suffragata da attenta e seria valutazione. Sono sicura che Alagna confermerà nelle sedi idonee che tutto è stato previsto e pianificato senza lasciare nulla al caso”, conclude la consigliera.

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emmeaics
emmeaics
31 Agosto 2017 8:02

per fortuna da qui al 2020 alagna tornerà nell’anonimato a cui era giustamente relegato sino a qualche giorno fa