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MESSINA. A stagione estiva ormai conclusa, il comune di Messina vara la “VisitMe Card”. Meglio, vara le procedure per introdurre la “tessera del turista”: una “strategia di sistema, con la quale si intendono raggiungere i seguenti obiettivi: la promozione turistica del territorio di Messina e la valorizzazione del patrimonio turistico, culturale, storico, architettonico, artigianale, commerciale, enogastronomico e naturistico locale”, spiega la delibera in cui si istituisce la card, per cui “i turisti che acquisteranno la card VISIT ME beneficeranno del Trasporto Pubblico Locale e delle offerte promozionali delle attività produttive che aderiranno”. Da parte sua, Palazzo Zanca si occuperà di implementare il portale sul sito del Comune di Messina sul quale verranno rese note le iniziative promozionali e le attività che aderiscono alla Card con le relative offerte, di “sviluppare e promuovere la card sia in formato cartaceo che mediante la realizzazione di una apposta app e di mettere a disposizione i lettori ottici da distribuire in comodato d’uso agli aderenti al VISIT ME al fine di avere un feedback sulla efficacia delle misure promozionali sul territorio comunale”

Non sarà una cosa rapidissima: nella delibera si dà mandato al dirigente del sipartimento Servizi alle imprese di “nominare un RUP al fine di adottare gli atti amministrativi necessari al fine di strutturare un avviso pubblico finalizzato ad acquisire la disponibilità da parte delle attività produttive, ricettive (alberghiere ed extra alberghiere), commerciali, artigianali, turistiche, enogastronomiche che operano nel territorio del Comune di Messina, che siano in possesso dei requisiti sopra indicati, di manifestare la disponibilità e l’interesse ad aderire allaCARD VISITME iscrivendosi in apposito elenco”.

Perchè la “card”? “Il Comune di Messina intende promuovere le attività produttive, turistiche, ricettive ed alberghiere che operano nel territorio del Comune di Messina, individuando in tali attività un importante motore di sviluppo delle attività e delle economie locali anche in considerazione della grave crisi economica che ha colpito tali attività durante il periodo in cui è stato dichiarato lo stato di crisi per la pandemia Covid che ha causato una perdita stimata, con riferimento al PIL 2019, di oltre sei miliardi di euro derivante dalla interruzione di fatto dei flussi turistici che hanno coinvolto anche l’indotto ed il settore delle attività produttive complementari alle attività turistiche”, si legge nella delibera. Per questo, a Palazzo Zanca sono alla ricerca di “uno strumento che, incentivando la scelta di visitare la città di Messina, associ una serie di misure che consentano di fare conoscere e dunque promuovere il territorio locale e le sue peculiarità; Che al fine di raggiungere tale obiettivo (conoscere e promuovere il territorio messinese e le sue peculiarità) si ritiene opportuno associare all’offerta delle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere una ulteriore offerta che riguardi le attività produttive e promozionali locali in modo da offrire al turista un soggiorno in cui gli verrà offerta la possibilità di usufruire di servizi turistici organizzati, che comprendono anche l’accesso al Trasporto pubblico locale”.

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