MESSINA. Rendere “popolare” l’albo pretorio, liberare i dati rilasciati dall’amministrazione comunale per moltiplicarne il valore, portare in tempo reale sui computer e sui dispositivi mobili dei cittadini la produzione amministrativa del Comune. E’ la missione che Sergio De Cola, assessore all’Innovazione di Messina, ha assegnato ad “AlboPop”, un programma ideato e realizzato a titolo gratuito da Andrea Borruso e Giovanni Pirrotta della comunità OpenDataSicilia, in collaborazione con l’associazione Parliament Watch Italia.

 

Da sinistra, Francesco Saija, Sergio De Cola, Giovanni Pirrotta e Giuseppe D’Avella

L’applicazione Albo Pop prevede la possibilità di iscriversi sulle piattaforme social e ricevere, in tempo reale, tutte le informazioni contenute all’interno dell’albo pretorio del Comune, direttamente sui canali Twitter, Facebook e Telegram. Per consultarlo, infatti, basta mettere un “mi piace” alla pagina Facebook www.facebook.com/albopopmessina, seguire il profilo Twitter @albopopmessina oppure iscriversi al canale Telegram t.me/albopopmessina

A raccontare ciò che ispira AlboPop  sono stati Giuseppe D’Avella e Francesco Saija, presidente di Parliament Watch Italia: “E’ un mattoncino nel palazzo dell’open government, i cui pilastri sono trasparenza, partecipazione e collaborazione. AlboPop permette di ridurre le distanze tra ente e cittadino, e di far entrare in contatto tra loro due mondi che spesso non comunicano, esattamente così come ha messo in comunicazione i rappresentanti della società civile come OpenDataSicilia e Parliament Watch Italia con l’amministrazione comunale”.

AlboPop oggi è presente in ottanta città d’Italia e in due università (Catania e Palermo), ed è nato a Bagheria – racconta Andrea Borruso, geomatico con una passione per gli open data – da una semplice esigenza, e cioè far conoscere ai cittadini ciò che accade dentro l’ente: impegni di spesa, decisioni politiche, bandi di gara. Tutte attività amministrative alle quali i cittadini non riescono ad accedere se non con enormi difficoltà”. Delle ottanta città d’Italia, però, l’iniziativa è di privati cittadini (civic hackers) in ben 77 casi, e solo in tre AlboPop è un progetto sposato dall’amministrazione comunale (E Messina è tra gli enti pubblici che ci hanno creduto e l’hanno fatto proprio“, sottolinea con orgoglio l’assessore Sergio De Cola.

Come funziona esattamente l’applicazione? “Una serie di feed rss che con periodicità stabilita “dirottano” sul programma AlboPop, e quindi sulle piattaforme social degli iscritti, i dati pubblicati dal Comune sull’albo pretorio. Questi dati arrivano direttamente all’utente, che così non è costretto a cercarli. E’ l’amministrazione che bussa alla porta dei cittadini, mettendo loro a disposizione i propri dati, che così liberati aumentano di valore, ha spiegato Giovanni Pirrotta, lo sviluppatore dell’applicazione”.

Durante la conferenza stampa, in merito alla consultazione pubblica sul piano locale di Open Government della città di Messina, l’assessore De Cola ha sottolineato che: “E’ stato prorogato sino a martedì 31 il termine per la partecipazione di singoli cittadini, associazioni e movimenti attraverso suggerimenti, integrazioni e pareri per la predisposizione del piano, inviando una mail all’indirizzo opengov@comune.messina.it. Il piano prevede la realizzazione di servizi e azioni che favoriscano la trasparenza dell’attività istituzionale e la partecipazione dei cittadini, tutti gli interventi saranno resi pubblici sul sito del Comune, all’indirizzo www.comune.messina.it/opengov. Al termine della consultazione, l’Amministrazione produrrà un report per comunicare quali suggerimenti sono stati accolti, quali no e perché. La versione definitiva del piano, arricchita dalla fase di consultazione pubblica, sarà contenuta – ha concluso De Cola – nel Bando di Gara sull’Asse I – Agenda Digitale del PON Metro per la realizzazione dei servizi e delle azioni previste a valere su un finanziamento di circa 1 milione di euro”

 

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