E’ stata inaugurata il 15 febbraio scorso all’Associazione culturale “Arb” di Messina, la personale di Mamy Costa. La mostra della pittrice messinese che nelle sue opere lascia interagire sentimenti, storia e tradizioni della sua terra, potrà essere visitata fino al 15 marzo. Un’occasione da non perdere perché girovagare tra le opere di Mamy Costa è come sfidare un intreccio di percorsi nel quale i punti di riferimento sembrano annullarsi reciprocamente come per costringere l’osservatore a sentirsi smarrito. In balia del colore, del disegno, dell’intensità psicologica. Di increspature ed ondulazioni che prendono forma scomponendo l’immagine. Nel suo catalogo di presentazione sono diversi i critici che descrivono le sue opere. «Quello che colpisce maggiormente nelle opere dell’artista – scrive Duro – è come la staticità di una tela possa dare questo senso di continuo divenire. E Mamy Costa con il suo carattere gioviale e con la nonchalance che non le fa perdere di vista i limiti umani dell’arte, riesce a suggerire al suo lettore indirizzi interpretativi non univoci. Anzi prima ispirati al piacere di godere facilmente della sua arte poi alla diversificazione della lettura che, inevitabilmente, conduce al confronto anche con se stessi». Tra i  suo lavori anche le pittosculture, come la “Testa Velata” realizzata con materiale di scarto ricoperto con tela trattata e dipinta.  Tra le tele Creating (tecnica mista materica), Spartito, Ritmo Plastico, Questione di Rilievo, Frammenti.

Mamy Costa, autodidatta ha esposto sia in Italia che all’estero. Molte le sue mostre sia collettive che personali tenute da Messina in tutta la Sicilia e da Milano fino a New York. Sulla sua biografia sono elencati anche i molti i premi ed i riconoscimenti che ha ricevuto nel corso della sua carriera. «A giugno 2015 – si legge –  ha ricevuto il Premio Internazionale Mazzullo, nella splendida cornice di Palazzo Duchi di Santo Stefano e a dicembre scorso al Convitto Ragusa, a Noto, ha ritirato il Premio Internazionale Unesco, importante anche il Premio Internazionale Cartagine conferitole dalle autorità locali di Valencia Spagna. Le sue mostre hanno avuto sempre successo di pubblico e di critica. E’ annoverata in diversi cataloghi d’arte come L’Elite, Avanguardie Artistiche , Grandi Maestri e molti giornali specialistici si sono occupati delle sue opere». Di lei dicono che è «capace di stupire – commenta Sandro Serradifalco – attraverso un’originale espressività pittorica, priva di false ambizioni ideologiche, pure e semplice come soltanto l’arte in realtà nelle sua essenza è».«Prossimamente – rivela la pittrice – sarò impegnata in diversi progetti che mi porteranno all’estero».

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