MESSINA. Allarme erosione ad Acqualadrone. A lanciarlo al presidente della Regione, dopo una ricognizione, è stato Mario Biancuzzo, consigliere VI Circoscrizione del Comune di Messina, che adesso chiede interventi sulla costa da Timpazzi e Ortoliuzzo: “Ieri 29 dicembre 2017, alle ore 16,30 su sollecitazione di alcuni cittadini di Acqualadrone, ho accertato, recandomi sui luoghi, che le forti mareggiate ancora in atto, spinte da un forte vento, hanno provocato ulteriori danni alla costa. Le alte onde hanno raggiunto la strada comunale e lambito alcune abitazioni. L’intera popolazione ormai deve convivere con la forza possente dei marosi e con il grande rischio idrogeologico della coste adiacenti alle opere pubbliche e abitazioni private. Anche se non sono un tecnico sono convinto, anzi sicuro, che in atto è presente una gravissima situazione di pericolo e di emergenza per la pubblica e privata incolumità. Non voglio creare allarmismo – spiega Biancuzzo – ma ho l’obbligo di segnalare e richiedere, nella qualità di consigliere, che si attuino tutte le iniziative necessarie per intervenire e mitigare il rischio generato dall’arretramento della linea della costa. L’intera costa rispetto all’anno 2000 presenta un evidente assottigliamento della spiaggia, che costituiva una spiaggia di alta valenza turistica, sono state messe a nudo le scogliere poste parallelamente alla linea di costa. Si può notare l’assenza di manutenzione della scogliere esistente che risulta ormai discontinua e non funzionante e l’arretramento della battigia. Premesso ciò chiedo al Presidente della Regione un autorevole intervento per appaltare e sollecitare i progetti già pronti per l’inizio dei lavori con le somme a disposizione finanziati dal Governo nazionale, importo di 3.410.000 euro per l’intervento litorale Mezzana – Tono. Per la protezione del versante di Acqualadrone, invece,  350.000 mila euro. Nel tratto San Saba – Rodia (tra i torrenti Rodia e Giudeo) 6 milioni e mezzo di euro. Tratto San Saba – Caporasocolmo 3 milioni 336 mila euro. Inoltre – conclude – esistono progetti realizzati dai tecnici della Protezione Civile per Tarantonio, Marmora ed Orto Liuzzo. Bisogna fare presto qualche borgo potrebbe essere cancellato dalla furia dei marosi”.

 

 

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