MESSINA. Le attività della scuola dell’infanzia dell’Istituto “Crispi” devono ricominciare. Questo è il contenuto di una diffida inviata dal presidente del Codacons, Giuseppe Cardile, al dirigente del Comprensivo, all’assessorato all’Istruzione del Comune, all’Ufficio scolastico regionale, al Ministero e al Prefetto: “Dallo scorso 5 dicembre l’Istituto Crispi ha interrotto le lezioni della Scuola dell’infanzia (ossia quelle destinate ai bimbi da 3 a 5 anni) ed a tutt’oggi sembrano non esserci certezze sulla ripresa della normale attività didattica. A seguito di un incendio di una fotocopiatrice verificatosi quasi un mese fa, era stata disposta la chiusura dell’istituto per provvedere a metterlo in sicurezza e, dopo qualche giorno, le lezioni sono riprese presso l’Istituto L. Boer solo per gli alunni più grandi. Da quanto si apprende da un comunicato pubblicato sul sito internet della scuola – scrive Cardile – a seguito del completamento delle operazioni di pulizia straordinaria e tinteggiatura del vano scala disposte dall’Amministrazione Comunale di Messina, il primo piano dell’edificio Pascoli – Crispi potrà essere nuovamente utilizzato alla ripresa delle attività didattiche dopo le prossime festività Natalizie. Pertanto le attività didattiche della Scuola Primaria “Crispi “riprenderanno in via ordinaria e secondo gli orari consueti in data 08.01.2017, al I piano dell’edificio. Nessuna comunicazione o informazione è ancora disponibile per le attività didattiche della Scuola dell’infanzia. Tale situazione – sottolinea può pregiudicare e destabilizzare gli incolpevoli piccoli alunni, ledendo il loro diritto allo studio ed alla formazione prescolastica, oltre a costringere i loro genitori ad “improvvisare” la riorganizzazione dei tempi lavoro/famiglia ed a supplire a quello che è il ruolo irrinunziabile della scuola. E’ necessario – conclude Cardile – che, con l’anno nuovo, al Crispi venga garantita la ripresa delle lezioni anche per gli alunni della scuola dell’infanzia e che si torni finalmente alla normalità: in mancanza, stante il ritardo accumulato, la vicenda potrebbe avere sviluppi in sede giudiziaria sia per accertare la situazione e prendere i dovuti provvedimenti, sia per evitare il ripetersi di circostanze simili e di incidenti all’interno di strutture scolastiche”.

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